Ferrero ha deciso, con effetto immediato, di estendere il richiamo in Italia alle referenze Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”, Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous” – e Kinder Schoko-Bons prodotti ad Arlon.
La notizia in una nota diffusa in occasione della sospensione dello stabilimento produttivo in Belgio. L’azienda dolciaria di Alba ha tuttavia rassicurato che le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa sul mercato italiano, in tutti i formati e caratterizzazioni, non sono coinvolte dal richiamo, perché prodotte in Italia nello stabilimento di Alba. Attualmente in Italia non vi è nessun collegamento tra il consumo di prodotti Kinder e casi di salmonella accertati.
Lo stabilimento di Arlon, in Belgio, “riaprira’ una volta che verra’ certificato dalle autorità”, precisa ancora Ferrero, che ha subito avviato tutte le procedure relative al richiamo dei prodotti interessati.
Nei giorni scorsi in Inghilterra e Irlanda, la multinazionale italiana Ferrero aveva ritirato dal mercato diversi lotti di ovetti Kinder: per la Food Standards Agency (Fsa), citata da alcuni media inglesi, ci sarebbe nei lotti ritirati per un “potenziale collegamento con un focolaio di salmonella“.
I lotti di ovetti interessati hanno una scadenza compresa tra l’11 luglio 2022 e il 7 ottobre 2022, e sono stati prodotti nello stabilimento di Arlon, in Belgio. L’azienda “ha effettuato volontariamente questo ritiro del prodotto. Ferrero sta “lavorando a stretto contatto con loro e con le autorità competenti per identificare la causa precisa di questo focolaio”.
Le indagini sono guidate dalla Uk Health Security Agency, dalla Public Health Scotland, dalla Public Health Wales e dalla Public Health Agency Northern Ireland, che avrebbero trovato un possibile collegamento tra i casi di salmonellosi e i celebri snack. Altri prodotti Ferrero, e altri mercati, non sono interessati. Secondo la Bbc, i casi di salmonella nel Regno Unito sarebbero 63 e riguarderebbero in prevalenza bambini.
I sintomi, spiega l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, si risolvono in pochi giorni, ma non vanno sottovalutati. Per questo motivo, soprattutto con l’avvicinarsi della Pasqua, la Fsa consiglia di non mangiare uova da 20 grammi o quelle delle confezioni da tre già presenti nelle case delle famiglie inglesi che abbiano cadenza nell’intervallo temporale considerato.
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