Epatite acuta dei bambini: c’è la prima vittima. Lo segnala l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms).
I casi di Epatite acuta infantile di origine sconosciuta segnalati inizialmente nel Regno Unito continuano ad aumentare e almeno 169 sono gia’ stati confermati in 11 Paesi, uno dei quali e’ stato fatale
L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), ha emesso raccomandazioni per affrontare questa allerta sanitaria. La maggior parte dei casi e’ stata registrata in Europa, ad eccezione di nove confermati negli Stati Uniti e 12 in Israele. Il Regno Unito e’ quello che ha registrato piu’ casi (114), seguito dalla Spagna (13) e poi a seguire Israele, Stati Uniti, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Italia, Norvegia, Francia, Romania e Belgio.
“I pazienti hanno un’età compresa tra 1 mese e 16 anni – spiega l’Oms – e 17 (circa il 10%) hanno richiesto un trapianto di fegato”. L’adenovirus è stato rilevato “in almeno 74 casi”, 18 dei quali colpiti dal sierotipo 41. Sars-CoV-2 è stato identificato in 20 casi di quelli testati.
Inoltre, 19 avevano una coinfezione da Sars-CoV-2 e adenovirus. Non è ancora chiaro, precisa l’agenzia Onu per la salute, “se si sia verificato un aumento dei casi di epatite o un aumento della consapevolezza” su questa problematica. “Mentre l’adenovirus è un’ipotesi possibile – conclude l’Oms – le indagini per identificare l’agente eziologico sono in corso”.
In Italia intanto si registra un progressivo miglioramento per il bambino con Epatite acuta che nel tardo pomeriggio di ieri è stato ricoverato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il piccolo resta in rianimazione.
Sono invece ricoverati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo i due bambini colpiti da Epatite acuta di eziologia ignota. Uno ha 11 anni e una bambina ha 6 anni: il primo ha avuto la necessita’ di un trapianto. I casi di Epatite acuta a eziologia ignota non sono nuovi e anche a Bergamo se ne affrontano diversi ogni anno.
In tutta Italia la situazione e’ sotto stretto monitoraggio, e proprio due giorni fa la Sigenp, Societa’ italiana, gastroenterologia patologia e nutrizione pediatrica – area fegato pancreas (di cui e’ coordinatore Angelo Di Giorgio, pediatra epatologo del Centro epatologia e trapianti pediatrici dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo) ha lanciato uno studio finalizzato a fotografare la situazione italiana in merito ai casi di Epatite acuta.
L’obiettivo e’ quello di capire quanti sono i casi in questo momento in trattamento in tutta Italia, se siano maggiori rispetto agli anni passati o se addirittura si stia verificando un incremento anomalo.
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