Il Futuro è Artigiano, la kermesse organizzata da Confartigianato Imprese Napoli, si è conclusa sabato scorso e si è rivelata una due giorni indimenticabile. Si è acceso un faro che parte da Napoli per valorizzare l’artigianato nella nostra società, questo tra l’altro è il significato dell’iniziativa che il presidente di Confartigianato Imprese Napoli, Enrico Inferrera, ha voluto realizzare.
Grazie a questo evento, che ha avuto il patrocinio del comune di Napoli ed è stato sovvenzionato dalla Camera di Commercio di Napoli, è stato possibile evidenziare le peculiarità tipiche dell’artigianato che deve essere visto come tradizione del passato ma anche come realtà del presente e modello del futuro.
«L’uomo al centro del nostro progresso economico e di civiltà che realizza e governa la tecnologia con la sua intelligenza e la sua umanità. Oggi questo contenuto ha un significato ancora più importante. E’ il nostro messaggio di pace» ha dichiarato il presidente Inferrera.
Il valore artigiano che si concretizza come cultura della ricerca, della perfezione, del buono e del bello in contrapposizione alla mediocrità del «basta che sia fatto» e al costo minore possibile. «Innovazione e sostenibilità sono peculiarità dell’artigianato come la creatività, la competenza, la sperimentazione e l’impegno» continua Enrico Inferrera.
Il primo giorno della kermesse è stato dedicato all’ideazione, alla riflessione, al confronto, agli aspetti culturali ed all’elaborazione delle idee. Sono stati invitati alla discussione ospiti autorevoli delle istituzioni, dell’università, della scuola, del mondo associativo.
In occasione della manifestazione vi è stata la premiazione del concorso letterario Mille parole per una foto organizzato da Ancos Confartigianato Napoli, un altro momento culturale di rilievo.
Nel secondo giorno vi è stato il confronto tra gli artigiani e gli studenti delle scuole superiori, una straordinaria “Masterclass” che ha visto la partecipazione di importanti artigiani come la Pizzeria Vesi, Gelatosità, Caseificio Fernando de Gennaro, Atibiotech, Napolimania, Dasir Tech, Simbiosi, Roberto Natale, Vip di Vittorio Pappalardo e Germano Reale.
In seguito si è tenuta la 21° edizione di Moda all’Ombra del Vesuvio, la sfilata di moda delle scuole di sartoria, organizzata con l’associazione Piazza di Spagna di Annabella Esposito, che rappresenta un appuntamento che da anni da ottimi risultati offrendo opportunità ai giovani e creando imprese che oggi rappresentano il settore moda con grande pregevolezza.
Sabato inoltre è stato premiato anche il vincitore del Premio Ulisse che invece è alla 5° edizione e che è un riconoscimento all’attività di imprenditori innovativi che attraverso l’attività d’impresa si sono distinti per il loro contributo allo sviluppo dell’economia territoriale.
Il “Premio Ulisse” ha visto vincitori Kulak Lidya, Casciano Ciro e Vittorio pappalardo mentre il concorso “Mille Parole per un foto” è stato vinto da Michele Nocerino e Raffaella Imbriaco.
L’Accademia Bassolino è stata selezionata come la migliore scuola per “Moda all’Ombra del Vesuvio” inoltre 6 ragazzi, tra i tanti partecipanti che hanno partecipato alla sfilata mostrando i loro capolavori, si sono aggiudicati stage presso importanti atelier di moda.
«Questo momento difficile per tutti può essere superato solo con l’impegno, la partecipazione, con le idee, con fatti concreti e Confartigianato Napoli vuole avere un ruolo di protagonista come espressione delle istanze delle imprese e del territorio» ha concluso Enrico Inferrera.
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