Si é svolto ieri, presso il bookstore Mondadori di Castellammare di Stabia – organizzato dal responsabile dello stesso, Giuseppe Carotenuto – l’incontro letterario per la presentazione dell’ultimo romanzo di Sante Roperto: ” La banda della regina”, edito da CentoAutori.
L’autore casertano – docente universitario e giornalista – é già noto nell’ambiente letterario per altri scritti, tra cui una biografia e vari romanzi. Nel 2016 ha pubblicato ” La notte in cui gli animali parlano”, che ha partecipato al Premio Italo Calvino; nel 2020 “Stai attento alle nuvole”, scritto a quattro mani con l’attore Massimo Lopez e, piú recentemente, nel 2021, “All’alba di un mare del sud”.
Ieri pomeriggio, il suo ultimo lavoro é stato introdotto al pubblico presente in sala, dall’abile ed accurata illustrazione della professoressa Carmen Matarazzo dell’Associazione culturale Achille Basile. É stato poi esplorato con l’ausilio di un’ attenta disamina della giovane ed esperta giornalista, Titti Pentangelo.
“La banda della Regina” é un romanzo che si sviluppa attraverso l’incrocio di più piani narrativi, che ad un certo punto convergono in un’unica vera indagine, condotta – mutuando le parole dell’autore – in maniera goffa dal protagonista ed io narrante, che s’improvvisa investigatore.
Il racconto é incentrato sul viaggio di Alfredo, che torna in Calabria in una torrida estate contemporanea, dopo ben 25 anni di assenza. L’idea di partenza é quella di cercare dei documenti inerenti la figura di un brigante – resosi protagonista e vincitore di una battaglia contro i francesi agli inizi del 1800 – destinati a legittimare i contenuti del saggio che intende scrivere.
Durante questa ricerca, il protagonista trova la fotografia di un caro amico scomparso 25 anni prima; l’indagine si arricchisce così di tracce ulteriori – riguardanti anche il vissuto di Alfredo – che dovrebbero condurlo a svelare, finalmente, il mistero di questa scomparsa.
“La banda della regina” é un affascinante romanzo storico, ma anche di formazione. Ed é, a ben vedere, pure un itinerario di viaggio dai significativi riferimenti gastronomici della terra di Calabria ( particolare che l’autore ha gradito evidenziare ) per le ragioni che – evitando personali valutazioni – é preferibile scopra il lettore incuriosito da questo titolo originale, con cui lo scrittore ha inteso identificare il suo lavoro farcito di un alone di mistero.
Ulteriore originalità da tributare a questo romanzo, é la realizzazione di un breve trailer, rinvenibile sul web e sulla pagina Instagram di Sante Roperto (@Santerope), in cui – oltre alle suggestive immagini – si potranno ascoltare le attraenti voci di Massimo Lopez e Tullio Solenghi, impegnate nell’emozionante lettura dell’ incipit del libro.
É doveroso infine sottolineare come grazie ad una briosa, dinamica e moderata conversazione con l’autore – che tra l’altro ha simpaticamente partecipato aggiungendo una nota di amabile ironia – l’incontro si sia rivelato gradevole ed avvincente, catturando la piena attenzione dei presenti.
Particolare che tra l’altro fa riflettere sulla bellezza del ritorno a questi incontri in presenza, tristemente – ma opportunamente – interrotti a causa del lungo e sofferto periodo pandemico.
Annamaria Cafaro
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