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Camorra, don Patriciello: “Non ho paura, faccio il parroco”

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<strong>Don Patriciello: “Non ho mai avuto paura e continuo a non avere paura. Io faccio il parroco e continuero’ a farlo”. Don Maurizio Patriciello commenta cosi’ il ritrovamento di un cartello davanti alla sua chiesa, al Parco Verde di Caivano , con la scritta: “Bla bla bla pe’ mo””, che potrebbe voler dire: solo chiacchiere, per il momento.

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“I carabinieri stanno cercando di interpretare il senso di questo messaggio – dice don Maurizio mentre si sta recando proprio in caserma – di certo e’ un cartello che arriva dopo il mio incontro di ieri con il ministro Lamorgese, dopo la visita qui dell’Antimafia”.

“Padre Maurizio Patriciello da ieri vive protetto dallo Stato. La ministra Lamorgese ha annunciato la costituzione della compagnia dei carabinieri proprio a Caivano. Noi siamo soddisfatti ma diciamo anche che non basta”. Cosi’ il senatore Sandro Ruotolo, del gruppo Misto, che stamane ha reso noto il cartello intimidatorio appeso nella notte con fil di ferro al cancello della chiesa di don Patriciello.

“Se e’ vero che la questione criminale a NAPOLI e’ un’emergenza nazionale diventa prioritaria la lotta ai clan dell’area Nord di NAPOLI. Abbiamo una serie di richieste. Chiediamo alle istituzioni di confrontarsi con noi. Verra’ il giorno in cui cacceremo la camorra dai nostri territori. Chi non e’ contro la camorra e’ complice della camorra”.

I carabinieri della tenenza di Caivano e della compagnia di Casoria hanno avviato le indagini. Don Patriciello e’ noto per il suo impegno contro i reati ambientali nella cosiddetta ‘Terra dei fuochi’ tra le province di Napoli e Caserta, ed e’ tra gli animatori del Comitato per la liberazione dalla camorra nell’area Nord di Napoli, con il quale ha preso parte a diverse manifestazioni contro gli atti intimidatori di stampo camorristico che si sono registrati di recente ad Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore, oltre che a Caivano.

L’attenzione degli inquirenti e’ rivolta in particolare ai nuovi ras del gruppo detto ‘167’ che da mesi si fronteggiano in una faida per il controllo di diversi comuni tra Casoria e Arzano.


Articolo pubblicato il giorno 2 Aprile 2022 - 14:43


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