Napoli, truffa del Superbonus 110%: sequstro preventivo di 83 milioni di euro quale profitto del reato
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione al sequestro di 83 milioni di euro quale profitto del reato disposto con decreto di sequestro preventivo dโurgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli e convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale.
La misura fa seguito allโesecuzione del sequestro dei crediti dโimposta fittizi relativi al c.d. โSuperbonus 110%โ, originati da un Consorzio operante nel settore edile, pari a circa 110 milioni di euro.
Lโattivitaฬ trae origine da unโanalisi di rischio sviluppata dallโAgenzia delle Entrate โ Divisione Contribuenti โ Settore Contrasto Illeciti sulla spettanza del bonus in materia edilizia previsto dal Decreto โRilancioโ (D.L. 34/2020), un beneficio fiscale riconosciuto nella misura del 110% dellโammontare delle spese sostenute per la realizzazione di una serie di interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati allโefficientamento energetico.
Dalle risultanze dellโanalisi eฬ stata constatata la percezione del sopra citato beneficio da parte del menzionato Consorzio con sede a Napoli, propostosi quale general contractor per lโesecuzione di lavori, non ancora avviati, a favore di soggetti privati situati sullโintero territorio nazionale.
I crediti fittizi, pari a complessivi 110 milioni di euro circa, erano stati concessi al Consorzio grazie allo sconto in fattura. Gli stessi erano stati poi parzialmente monetizzati mediante la cessione a intermediari finanziari. Cioฬ eฬ stato realizzato mediante la produzione di documentazione fiscale e tecnica attestante uno stato di avanzamento lavori con una percentuale superiore al 30%, munita di visto di conformitaฬ apposto da consulenti fiscali e di asseverazione da parte di geometri.
Alcuni di questi ultimi, in particolare, in sede di esecuzione delle perquisizioni domiciliari e locali effettuate lo scorso gennaio, si sono dichiarati completamente estranei ai fatti, ipotizzando la redazione di documentazione falsa riportante le proprie firme.
Al fine di porre celermente un freno allโattivitaฬ delittuosa sopra descritta, la Procura della Repubblica di Napoli lo scorso gennaio aveva emesso la misura cautelare dโurgenza del sequestro dei crediti cosiฬ da interromperne la circolazione, disponendo contestualmente le perquisizioni finalizzate a individuare i responsabili e consentire agli ignari cittadini coinvolti di adottare iniziative idonee a tutelare i loro interessi: molti di loro, infatti, hanno deciso di sporgere querela contro il Consorzio, dichiarando la loro completa estraneitaฬ ai fatti.
La Procura di Napoli ha da ultimo emesso anche il decreto di sequestro preventivo dโurgenza del profitto del reato per un importo pari a oltre 83 milioni di euro (corrispondente alla quantitaฬ dei crediti monetizzati), da eseguire sui conti correnti degli indagati. Il decreto eฬ stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale partenopeo.
Articolo pubblicato il giorno 8 Marzo 2022 - 11:09