La giornalista russa Maria Ovsyannikova, che ieri ha interrotto il telegiornale della tv di Stato con un cartello in mano per protestare contro la guerra in Ucraina, è scomparsa.
Lo riferisce la Cnn che cita il suo avvocato. “Non riusciamo a trovarla”, ha detto Dmitry Zakhvatov dopo che inizialmente gli amici della donna avevano detto che si trovava al dipartimento di polizia di Ostankino, a Mosca.
“No alla guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, vi dicono bugie qui”, recitava il cartello mostrato in tv, che nell’ultima riga riportava la seguente frase: “Russi contro la guerra”.
La donna era poi stata arrestata. Ma è ricomparsa con un video preregistrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spie gando che in Russia sono stati tutti “zombificati”. “Ciò che sta succedendo in Ucraina è un crimine. E la Russia è l’aggressore. La responsibilià di questa aggressione è’ di una persona sola e questa persona è’ Vladimir Putin”, si legge in un tweet che sta spopolando.
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