Salvini contestato a Przemysl. Sindaco, non lo riceve: “Venga con me al confine a condannarlo”
Il leader della Lega Matteo Salvini è stato contestato al suo arrivo alla stazione Przemysl, la cittadina ad una decina di chilometri al confine con l’Ucraina.
Il sindaco della città Wojciech Bakun ha prima ringraziato l’Italia e poi ha mostrato una maglietta con il volto di Putin e rivolgendosi a Salvini ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”.
Anche un gruppetto di italiani ha contestato il leader leghista urlando: “Buffone”. Salvini non ha raccolto la provocazione dicendo di essere lì per portare “aiuti e la pace”.
“Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”, ha risposto Salvini. Mentre dalla Lega si liquida l’episodio come “sceneggiata di poco conto”.
“È opportuno salvare donne e bambini. secondo me si, portare medicine, vestiti, giochi e portare in Italia donne e bambini, ne vale sempre la pena, per la polemica politica politica c’è sempre tempo. Salvare donne e bambini vale sempre la pena. Siamo qui con una onlus che ha ha salvato 35 bimbi orfani, lavoriamo per portarne altri 50 e c’è accoglienza pronta per 100 bimbi e donne. La settimana prossima parte un tir di abbigliamento e medicinali non solo per la Polonia ma anche per la Moldavia che è un’altra zona di confine, facciamo il possibile”.
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