ÂÂRiportata alla âÂÂluceâ la Napoli â Reggio Calabria dellâÂÂ800! Si tratta dellâÂÂantica Via Regia delle Calabrie, costruita dai Borboni. Lo ha fatto un architetto, Luca Esposito che è uno studioso della cartografia storica del Regno di Napoli.
Sono venute alla luce delle scoperte davvero importanti. Ad esempio i ristiranti di allora che erano stati realizzati sulla strada e addirittura gli uffici postali del tempo. Eâ nato così il cammino della pace sulla Via Regia delle Calabrie, in quanto tale strada è stata teatro di alcuni dei principali eventi legati alla spedizione dei 1000 e alla Seconda Guerra Mondiale.
Grazie a questa attivitàdi ricerca, oggi la Via Regia delle Calabrie è su Google Maps. Il 26 Marzo, la Guida Ambientale Escursionistica, Ambasciatrice di Archeoclub DâÂÂItalia, Vienna Cammarota, inizieràad attraversarla a piedi partendo da Serre, in provincia di Salerno. Vienna che oggi ha 72 anni, entrerà, racconteràben 22 borghi.
SaràunâÂÂimpresa affascinante e coinvolgente perché Vienna attraverseràanche lunghi tratti sterrati, ancora allo stato originale del tempo, vedràle antiche osterie, gli uffici postali, ma allâÂÂarrivo e durante il passaggio troveràil saluto di sindaci, scolaresche ed anche delle comunitàdi profughi provenienti dalla guerra che oggi vengono ospitati da alcune famiglie in questi piccoli borghi. Accenderemo le luci su questa parte dellâÂÂItalia.
Noi chiediamo al Ministero dei Beni Culturali che la Via Regia Borbonica, ricca di testimonianze storiche e meravigliosi borghi possa diventare un cammino turistico!âÂÂ. Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub DâÂÂItalia.
Un lavoro durato ben 8 anni -quello dellâÂÂarchitetto Luca Esposito, autore della ricerca, storico della cartografia del Regno di Napoli e delegato Archeclub dâÂÂItalia al progetto di valorizzazione dei borghi della Via Regia delle Calabrie -e condotto sul campo con la raccolta di aneddoti.
Grazie a una fedele ricostruzione cartografica, georeferenziata, del tracciato della Strada Regia delle Calabrie â così come rappresentato sullâÂÂAtlante del Rizzi Zannoni tra la fine del Settecento e lâÂÂinizio dellâÂÂOttocento, nel periodo in cui risultava completata la maggior parte del nuovo percorso borbonico iniziato nel 1778- è stato possibile individuare e posizionare il tracciato storico sulle moderne viste satellitari.
A queste attivitàdi base si sono accompagnate lâÂÂattenta ricognizione dei luoghi, le interviste agli esperti di storia locale, fonti preziosissime di informazioni ed un fondamentale e proficuo lavoro dâÂÂarchivio.
Infine lâÂÂultimo tassello, forse quello più affascinante, riguardante le testimonianze di alcuni illustri viaggiatori che, tra Settecento e Ottocento, hanno percorso e descritto i luoghi attraversati dalla strada, fornendo una serie di notizie, in alcuni casi estremamente dettagliate, di enorme valore storico.
Grazie a questa metodologia di ricerca, che si è perfezionata man mano che il lavoro ed il percorso andavano avanti, è stato possibile aggiungere ulteriori elementi di riscontro alle prime ipotesi di ricostruzione cartografica.
Oltre allâÂÂindividuazione del tracciato borbonico, il lavoro si propone di evidenziare tutte le emergenze storico-architettoniche ubicate ai suoi margini, unitamente ai monumenti più rappresentativi dei paesi attraversati, riportando per ciascuno di essi una breve descrizione, allo scopo di fare luce su quellâÂÂenorme patrimonio di opere cosiddette âÂÂminoriâÂÂ, a volte dimenticate, di cui è ricchissima lâÂÂItalia ed in particolare il MezzogiornoâÂÂ.
Ecco il percorso da Napoli a Castrovillari con ben 14 tratte postali di epoca borbonica, le antiche taverne sulla Napoli â Reggio Calabria del âÂÂ700-âÂÂ800!
La prima parte del presente studio riguarda la ricostruzione del percorso da Napoli a Castrovillari (prima stazione di posta in territorio calabro), dove maggiore e più completa è la documentazione reperita.
Questa attivitàdi ricerca è stata sintetizzata in un testo scritto dal titolo: âÂÂLa Strada Regia delle Calabrie. Ricostruzione storico-cartografica dellâÂÂitinerario postale tra fine Settecento e inizio Ottocento, da Napoli a CastrovillariâÂÂ.
Il testo è consultabile presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, la Biblioteca di Storia dellâÂÂArte âBruno Molajoliâ in Castel SantâÂÂElmo (Napoli), lâarchivio dellâIstituto Geografico Militare di Firenze e la Biblioteca dellâÂÂOrdine degli Architetti di Napoli. La versione digitale è disponibile sul sito Academia.edu.
Da Napoli a Castrovillari la strada ricopre la distanza di 143 miglia napoletane (lâÂÂantico miglio napoletano equivale a 1851,85 metri) pari circa alla metàdella lunghezza fino a Reggio Calabria.
Il âÂÂraccontoâ della strada si divide in capitoli, ogni capitolo coincide con una tratta dellâÂÂitinerario postale di fine Settecento. Da Napoli a Castrovillari le tratte postali sono 14, ognuna delle quali ricopre mediamente la lunghezza di 10 miglia, corrispondente alla distanza che riusciva a percorrere un cavallo al galoppo, senza effettuare soste.
Le prime 3 tratte dellâÂÂitinerario (anticamente denominate âÂÂposteâÂÂ) riguardano il collegamento da Napoli a Salerno dove notevole è la mole di notizie e documenti disponibili, in particolare sul celebre Miglio dâÂÂOro, lâÂÂelegante tratto di strada tra Ercolano e Torre del Greco in cui si concentrano la maggior parte delle pregevoli costruzioni nobiliari settecentesche, più note come Ville Vesuviane.
Per queste prime tratte, quindi, lo studio si è limitato esclusivamente allâÂÂindividuazione topografica del tracciato ed alla descrizione delle principali opere di interesse storico e architettonico posizionate lungo di esso e giàoggetto di una cospicua bibliografia.
Ben più interessante si è rilevato il lavoro di monitoraggio da Eboli fino alle porte del Vallo di Diano e nei territori montuosi della Basilicata fino al confine con la Calabria, dove la ricerca ha evidenziato argomenti per diversi aspetti inediti, che hanno consentito di formulare suggestive ipotesi di ricostruzione.
Il 26 Marzo, Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Archeoclub DâÂÂItalia, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide, partiràda Serre, in provincia di Salerno, per dare vita al cammino della pace lungo la storia della ritrovata Via Regia.
Ben 180 Km a piedi, 7 giorni di cammino, 22 borghi da attraversare. Vienna Cammarota lo faràdunque con le bandiere dellâÂÂItalia e dellâÂÂUcraina e lo faràper far comprendere lâÂÂimportanza del patrimonio culturale dei piccoli borghi dâÂÂItalia!
La Via Popilia che si incrocia con la Via Regia Borbonica, la Casina Reale di Caccia che ospitava il Governo Borbonico, la Taverna della Duchessa, lâÂÂantica Osteria, la Taverna DâÂÂAniello. Un cammino in parte anche sullâÂÂantico tracciato romano!
La Strada Regia delle Calabrie, di epoca settecentesca, sorge sui resti di un tracciato molto più antico, la âÂÂVia PopiliaâÂÂ, la consolare di epoca romana più lunga in territorio italiano. In questi giorni terribili di guerra e paure, Vienna percorreràun tratto di questa strada per ricordare lâÂÂimportanza della pace e della coesione dei popoli, riscoprendo le âÂÂmemorieâ degli eventi che lâÂÂhanno attraversata:
Memorie della seconda guerra mondiale, quando le truppe tedesche in ritirata, inseguiti dagli alleati, distrussero paesi e ponti.
Memorie dellâunitÃÂ dâItalia quando Garibaldi ed i suoi mille la percorsero per inseguire un ideale.
Memorie di storie di emigrazione, percorsa da poveri disperati che inseguivano il sogno di imbarcarsi a Napoli per le Americhe. E Vienna lungo il percorso troverÃÂ ad esempio la Casina Reale di Caccia del Vanvitelli, numerose oasi naturalistiche, gli uffici postali di allora.
Ed ancora pozzi, palazzi, testimonianze dal âÂÂ500 allâ âÂÂ800, ma anche ponti importanti come ad esempio il Ponte romano sulla via Capua Rhegium, mentre sul Sele si trova invece il ponte del Verticillo, realizzato tra il 1624 e il 1625 e ricostruito nel 1757 addirittura sotto la direzione di Luigi Vanvitelli.
In alcuni tratti Vienna cammineràproprio sul basolato antico e vedràponti di epoca romana che passano sotto a ponti di oggi. Vienna Cammarota partiràdallâÂÂepigrafe del 1779 di Ferdinando IV di Borbone, situata lungo lâÂÂantico tratto sterrato di Consolare, in localitàâÂÂPagliaroneâ di Serre, dinanzi a quella che veniva chiamata Taverna DâÂÂAniello.
Più in avanti ci saràla Taverna della Duchessa. Si trattata di punti di ristoro, una sorta di aree di servizio di oggi, che si trovavano lungo la Via Regia delle Calabrie, costruita dai Borboni come via di collegamento fino alla Calabria e presso i quali, spesso câÂÂerano anche uffici postali.
Tutto questo lo si vede, come ancora lâÂÂantica Taverna degli Impisi , ovvero degli âÂÂimpiccatiâÂÂ, nel secolo scorso proprietàdi tale Emiliano Grallo, oggi trasformata in casa colonica.
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