Mercoledì 30 marzo h.20.00 nella Basilica Santuario del Gesù Vecchio, la Cappella Neapolitana, diretta da Antonio Florio, presenta la prima esecuzione moderna di Passioni Barocche Napoletane, I rituali della Settimana Santa nel 1683, di Gaetano Veneziano. Revisione Antonio Florio, consulenza musicale Dinko Fabris.
Una nuova fonte manoscritta di Gaetano Veneziano, che accoglie l’intero ciclo delle Quattro Passioni e altra musica per la Settimana Santa, datata 1683, conferma l’esistenza di una stabile tradizione autoctona della Passione napoletana legata a una consolidata tradizione locale, più antica della Passio di Scarlatti, influenzata dal gusto arcaico e severo spagnolo.
Ancora una volta Antonio Florio si conferma come l’infaticabile studioso capace di riportare alla luce capolavori dimenticati nelle biblioteche campane. Questa Passione è stata incisa dalla Cappella Neapolitana diretta da Florio in un cd pubblicato nel 2016 dalla casa discografica Glossa.
Un palco d’eccezione ospiterà il concerto, la Basilica del Gesù Vecchio, prima chiesa dei Gesuiti a Napoli, patrimonio dell’Unesco. L’altare è uno dei capolavori del Fanzago, e tra Cappelle e Navate si possono ammirare le opere di Battistello Caracciolo, Marco Pino da Siena, Francesco Solimena e Francesco De Mura, nonché sculture di Petro Ghetti oltre che dello stesso Fanzago.
Con questo nuovo ciclo di musica per la Settimana Santa recuperata si conferma il ruolo cruciale svolto da Veneziano nel portare la musica napoletana dalla tradizione più antica verso la nuova dimensione internazionale e moderna imposta poi dalla personalità di Alessandro Scarlatti.
Pagine inedite per il pubblico di Gaetano Veneziano (1656 – 1716), il più fedele allievo di Francesco Provenzale – il più grande compositore e didatta del Seicento napoletano – e la sua carriera lo portò all’alta carica di maestro della Real Cappella in sostituzione dello stesso Scarlatti
Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2022 - 15:26