Napoli, un caffè sospeso a sostegno del popolo ucraino: i fondi raccolti devoluti ai profughi nell’ambito delle iniziative per la candidatura a patrimonio Unesco. Borrelli ( Presidente commissione Agricoltura): “Da candidatura un passo importante per la tradizione e per la spinta economica vitale per il territorio”.
Con Benedetto Casillo, uno dei maggiori interpreti della napoletanità nel mondo, che ha letto il celebre passo di Luciano De Crescenzo sul caffè sospeso, il Gran Caffè Gambrinus sabato mattina ha dato il via alle iniziative a sostegno della candidatura della tradizione e cultura del caffè espresso italiano da Venezia a Napoli a patrimonio immateriale dell’Unesco. Nella giornata di sabato il rito del caffè sospeso è dedicato al popolo ucraino, i fondi raccolti saranno devoluti ai rifugiati che arrivano a Napoli.
Per non perdere di vista i napoletani che fanno grande l’Italia nel mondo il Gambrinus con il Presidente della commissione Agricoltura della regione Campania Francesco Emilio Borrelli ha, anche, reso omaggio a Paolo Sorrentino, candidato agli Oscar con “è stata la mano di Dio” come miglior film internazionale, presentando un caffè (caratterizzato da un mix di mousse di panna al cioccolato bianco con aroma bayles e zucchero a velo) dedicato al noto regista che sarà in distribuzione per soli due giorni e cioè fino alla notte degli Oscar .
Si è tenuto poi al teatro Trianon un incontro con gli estensori del dossier per il caffè patrimonio Unesco, “Il caffè espresso italiano fra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”, i professori Marino Niola, Helga Sanità e la dirigente della Regione Campania Rosanna Romano e lo stesso presidente della commissione Agricoltura in regione Campania Francesco Emilio Borrelli.
“Il caffè è un momento di piacevolezza che guarda alla cultura, alle tradizioni di un popolo ma è anche opportunità di sviluppo economico. In tutto il mondo viene riconosciuto il valore culturale e umano del caffè sospeso a Napoli. Quella della candidatura del caffè espresso a patrimonio immateriale dell’Unesco rappresenta un passo importante per il nostro territorio, un riconoscimento per il nostro impegno costante a difesa delle tradizioni e soprattutto una spinta economica vitale per le nostre comunità.
Un’opportunità di crescita nelle esportazioni e forte richiamo per il turismo così come è accaduto con il riconoscimento a bene immateriale Unesco della tradizione dei pizzaioli napoletani. ” così il Presidente della commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli che è stato tra i promotori del dossier campano per il caffè presentato mercoledì dallo stesso Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
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