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Covid, il ministro Speranza: “Obbligo mascherine al chiuso fino a 30 aprile”

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“Noi manteniamo l’obbligo di mascherine al chiuso fino al 30 aprile. Poi il governo valuterà come sempre in base all’andamento della curva epidemiologica. In questo momento per i luoghi di lavoro, quindi, la mascherina resta prevista”.

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Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando le decisioni sull’uscita dalla fase di emergenza durante la conferenza stampa al termine del Cdm. L’evento è in corso a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

E sulla delicata e attuale diffusione del virus in Italia interviene anche Walter Ricciardi: “Il Governo italiano si sta muovendo seguendo l’andamento dei contagi, guarda le evidenze e cerca di dare conforto dove e quando può ai cittadini applicando sostanzialmente norme di buon senso. Ma, per essere chiari, se pensiamo che il virus non c’è più e abbandoniamo le buone pratiche di igiene seguite in questi anni, allora corriamo un rischio enorme. La mia non è una previsione difficile. Guardate cosa sta accadendo in quei Paesi dove hanno pensato conclusa definitivamente l’era delle mascherine”. Così in un’intervista a ‘La Stampa’ il consulente del ministro Roberto Speranza, docente di Igiene Pubblica in Cattolica e direttore scientifico degli Istituti Clinici “Maugeri”.

“Il virus è ancora pandemico. In alcune parti del mondo è ancora pericolosissimo – sottolinea – come Hong Kong, e alcune regioni cinesi. Se ne sono accorti anche in alcuni Paesi europei. In Gran Bretagna, Austria, Germania, Olanda, paesi dove sono saltate tutte o quasi le precauzioni che avevamo assunto durante le prime terribili ondate, la situazione è tornata a essere pesante. E probabilmente tra qualche settimana anche la Francia si troverà di fronte a conti nuovamente salati. Dobbiamo prestare molta attenzione, soprattutto per le persone non vaccinate”.

“Siamo in una fase in cui è difficile dirlo. Io parlo solo a fronte di evidenze scientifiche e questo momento è ancora sotto monitoraggio. Difficile dire se stiamo andando incontro alla quinta ondata, molto dipenderà da noi, dai comportamenti che assumeremo nelle prossime settimane. Di certo – prosegue Ricciardi – non possiamo vanificare tutti gli sforzi fatti pensando sia finita. Quella che viviamo è una situazione certamente migliorata ma non ancora risolta. Se partiamo da questa condivisione, possiamo evitare peggioramenti che sarebbero sciagurati, soprattutto perché vorrebbe dire che non abbiamo imparato niente”.

L’obbligo vaccinale per gli over 50 lo manterrebbe anche dopo il 15 giugno? “Si – dice Ricciardi – l’obbligo vaccinale lo manterrei per tutto quest’ anno”. La quarta dose sarà necessaria? E se si per chi e quando? “Di certo la quarta dose si rende necessaria per i pazienti fragili. Con questo andamento credo sia necessaria anche per chi si trova in età avanzata, per i residenti delle strutture per anziani. Per malattie e per età bisogna muoversi per tempo e il tempo è adesso. Per il resto bisogna ancora aspettare”, conclude.


Articolo pubblicato il giorno 23 Marzo 2022 - 08:21



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