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La scuola stabiese per la pace oltre la guerra. Progetti sul territorio per promuovere percorsi educativi di pace in ogni classe
L’educazione è l’arma della pace affermava Maria Montessori e l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo sosteneva Nelson Mandela.
Da anni le scuole perseguono questi obiettivi con la piena consapevolezza che seminare nelle coscienze degli alunni, cittadini del domani, la CULTURA della PACE che delegittima la violenza, la sopraffazione e la limitazione della libertà dei popoli significa educare al rispetto, alla legalità, al pensiero critico, alla costruzione delle relazioni, alla gestione non violenta dei conflitti e alla capacità di definire soluzioni pacifiche nei contrasti che, inevitabilmente, si frappongono nella vita di ognuno di noi, a piccola o grande scala.
Educare alla pace, dunque, non è un semplice racconto o un insieme di conoscenze e contenuti che possono essere trasmessi ma è quel processo che fornisce ai nostri ragazzi gli strumenti per riconoscere le realtà che vanno trasformate e le capacità per risolvere i dissensi con pratiche nonviolente.
“Le guerre iniziano nella mente degli uomini, ed è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace poiché l’incomprensione reciproca tra i popoli è sempre stata, nel corso della storia, all’origine del sospetto e della diffidenza. La dignità dell’uomo esige la diffusione della cultura e dell’educazione” (Costituzione dell’UNESCO 1945)
Oggi più che mai tutte le scuole di Castellammare di Stabia si uniscono nella ferma convinzione che la Scuola Educa alla Pace, la Scuola genera Cultura, la Scuola forma i Cittadini del domani e lo fa ponendo la pace oltre la guerra.
Con questo spirito di unione LA SCUOLA STABIESE si attiva sul territorio per promuovere con i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze percorsi educativi di pace in ogni classe; rendere esplicito tramite apposizione di banner, segnali, bandiere, la contrarietà alla guerra; garantire percorsi di accoglienza e di inclusione per gli studenti che dovessero arrivare nelle nostre scuole; promuovere una raccolta collettiva di fondi da inviare alla Caritas diocesana per il tramite delle parrocchie o ad altre associazioni no profit di settore; sostenere percorsi di solidarietà messi in campo dalle singole parrocchie di riferimento e/o dalle associazioni non profit di settore (raccolta fondi, medicinali, alimenti, materiale parasanitario)- (ogni singola scuola provvederà alla raccolta e consegnerà i beni richiesti alle parrocchie di riferimento); promuovere la cultura dell’accoglienza diffondendo iniziative tese all’accoglimento temporaneo di famiglie, donne e bambine;
rendere noto tutte le iniziative solidarietà e diffondere le iniziative adottate dalle parrocchie o dalle associazioni di settore; organizzare in ogni singola scuola un flash mob.
Il 15 marzo alle ore 12,00 con lancio finale di palloncini per colorare il cielo di Castellammare con i colori della pace e della solidarietà, produrre video (max due minuti per scuola) che saranno raccolti in un unico lungometraggio che sarà montato e diffuso .
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