Torre del Greco, infermiera aggredita, Nursing Up: “Asl garantiscano sicurezza”. Antonio De Palma commenta l’aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco
”Martina è una di noi, potrebbe essere nostra figlia, nostra sorella. Martina ha solo 27 anni, ama il suo lavoro, si comprende dalle prime parole con cui ha espresso il suo dolore e la sua paura, ma soprattutto indossa con orgoglio, da anni, la divisa da infermiera e da anni, non senza difficoltà, è in prima linea in quello che da sempre è il punto nevralgico di ogni ospedale, il reparto più importante, quello che per ogni paziente rappresenta il luogo di primo approccio con il personale sanitario”.
Con queste parole Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up, commenta l’aggressione subita da una giovane infermiera al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco (Napoli) avvenuto nella serata di lunedi’ scorso da parte di tre donne e un uomo che pretendevano che una loro congiunta fosse assistita per prima nonostante fosse entrata in codice verde.
”Calci e pugni – prosegue il sindacalista – attimi di violenza senza fine, che potevano anche portare al peggio per una ragazza, per una infermiera, che ora, oltre alle conseguenze fisiche, dovrà combattere a lungo, come accade a tanti operatori sanitari, con le traumatiche ‘cicatrici’ psicologiche di quanto accaduto”.
La Campania, da quanto spiega il Nursing Up, rimane in assoluto tra le regioni che fanno registrare il maggior numero di episodi di violenza: oltre 60 solo quelli ufficiali denunciati nel 2021: ”Sopratutto le donne, le nostre infermiere, sono le vittime sacrificali, con il 78% delle aggressioni fisiche e psicologiche che si concentrano sul personale femminile”.
Antonio De Palma sottolinea come ”le aziende sanitarie hanno il dovere di garantire la sicurezza e l’incolumità psicofisica dei dipendenti durante lo svolgimento delle funzioni istituzionali alle quali sono chiamati. Lo prevede il codice civile, e chi viene danneggiato ha il sacrosanto diritto di ricorrere in giudizio”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Marzo 2022 - 15:50