In questo momento la mia unica preoccupazione è rivolta alla sorte degli oltre 400 lavoratori Titagarh-Firema che rischiano il posto di lavoro. Per questo motivo invito tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, a sedersi intorno a un tavolo per trovare immediatamente una soluzione negoziata che salvaguardi soprattutto l’interesse di questi dipendenti e della città di Caserta”.
Una notizia “pesante” che potrebbe avere conseguenze importanti sul tessuto economico di Caserta e del suo hinterland. Il comitato direttivo del Consorzio Asi Caserta, presieduto da Raffaella Pignetti, ha approvato la delibera con la quale revoca l’assegnazione dei suoi alla Titagarh Firema Spa, che si occupa della progettazione e della costruzione di treni ad alta velocità, locomotori elettrici, carrozze passeggeri, metropolitane e tram.
Una decisione drastica che, stando a quanto si legge nella delibera approvata dal comitato direttivo (presenti Giovanni Comunale, Francesco Fabozzi, Alessandro Rizzieri e Nicola Tamburrino, oltre alla stessa Pignetti), trova la sua giustificazione nella mancata “convenzione” tra la nuova società (nata sulle macerie della Firema) ed il Consorzio Asi.
A nulla sarebbero valsi i numerosi solleciti, inviati dal Consorzio all’azienda ubicata in località Ponteselice che, sarebbero iniziati addirittura nel 2018. Ma vi è di più: perché ad oggi, una parte dei terreni dove insiste la Titagarh, è occupata dalla società Air Campania, di cui è amministratore delegato Anthony Acconcia, ex direttore generale proprio del Consorzio Asi Caserta ed al centro di una lunga querelle giudiziaria con Raffaella Pignetti dopo il licenziamento.
Ora sarà interessante capire quali saranno le conseguenze che questa decisione provocherà per il futuro di una delle ultime grandi aziende presenti nella area Asi casertana.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 10 Marzo 2022 - 13:54