A Giugliano in CAMPANIA sorgerà il più innovativo sistema agri-eco-voltaico mai sviluppato in Italia. Il progetto si chiamerà “Terra del Sole” ed è proposto dall’omonima società, NP Terra del Sole S.r.l., appositamente creata dal gruppo NextEnergy Capital, leader internazionale nello sviluppo, investimento e gestione di impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili.
L’iniziativa è stata presentata oggi al Municipio di Giugliano in CAMPANIA alla presenza del sindaco, Nicola Pirozzi, e delle autorità comunali e regionali. Presenti gli agricoltori locali e i cittadini associati a Legambiente CAMPANIA. La principale innovazione del progetto “Terra del Sole”, la cui istanza di Valutazione di Impatto Ambientale è stata depositata il 15 gennaio 2022 presso gli uffici competenti del ministero della Transizione Ecologica, risiede, spiega una nota, nel metodo: una progettazione condivisa che rende il progetto un unicum in Italia.
Il sistema agri-eco-voltaico è stato infatti progettato con la fattiva collaborazione di Coldiretti CAMPANIA, Legambiente CAMPANIA e PSR & Innovazione CAMPANIA, società di consulenza della galassia Coldiretti che si occupa di promuovere la competitività e la sostenibilità delle imprese agricole ed agroforestali in Italia. Il progetto “Terra del Sole” prevede la produzione di energia elettrica rinnovabile dal sole e al contempo di colture autoctone e filtranti attraverso sistemi innovativi. La sapiente integrazione di queste due attività produttive, agricola ed energetica, porterà alla riqualificazione di una vasta porzione del territorio di Giugliano in CAMPANIA.
Il progetto “Terra del Sole” è pensato, ancora la nota, a misura del contesto sociale, economico e ambientale in cui si inserisce grazie al grande sforzo di analisi del territorio e di accurata progettazione ingegneristica, agronomica e ambientale messa in campo dalle organizzazioni proponenti.Per Gianluca Boccanera, legale rappresentante NextEnergy Capital Italia S.r.l., “il cuore del progetto è la fiducia riposta in Giugliano in CAMPANIA, nella sua capacità di ripensarsi a partire da una porzione del suo territorio.
Fiducia nei produttori agricoli locali e nella loro associazione maggiormente rappresentativa, qual è Coldiretti CAMPANIA, nel voler riaffermare qualità e genuinità dei propri prodotti e l’affidabilità della propria filiera locale”. Il progetto “Terra del Sole” prevede la realizzazione di un impianto agri-eco-voltaico d’avanguardia, ovvero caratterizzato da un sistema non intensivo e “ibrido”.
I terreni saranno infatti utilizzati sia per la produzione agricola che per la produzione di energia elettrica grazie a inseguitori solari monoassiali capaci di permettere tanto la cattura della risorsa energetica dal sole quanto il passaggio di mezzi agricoli tra le file di pannelli e sotto le stesse. Il sistema agri-eco-voltaico proposto sarà localizzato in Località Provvidenza, La Pigna, Cinistrelli.
L’impianto fotovoltaico sarà suddiviso in due campi (campo nord e campo sud) e si svilupperà su un’estensione di terreno complessiva di circa 140 ettari per una potenza nominale complessiva di 86,6 MWp. I due campi dove sorgerà l’impianto fotovoltaico coprono aree attualmente utilizzate principalmente a fini agricoli, attività che potrà continuare integrandosi con la produzione di energia verde. In un’ottica di efficientamento e in funzione della stabilità della rete, il progetto prevede altresì la realizzazione di un sistema di accumulo di energia elettrica di circa 23MW di potenza.
La progettazione non intensiva da un punto di vista energetico del progetto “Terra del Sole” presuppone la tutela e anzi la valorizzazione dell’attività agricola. Nelle aree interessate dal progetto si mescolano oggi produzioni agricole-alimentari di qualità e pregio con ampie superfici degradate o in via di degrado. Lo sforzo e la cura della progettazione agronomica svolta in sinergia con Coldiretti CAMPANIA e PSR & Innovazione CAMPANIA garantirà la continuità delle produzioni di pregio a cura dalle aziende agricole locali che saranno coinvolte operativamente e diversi interventi colturali filtranti e rigeneranti.
Le attività agricole saranno infatti organizzate in 7 filiere o cluster dedicati a differenti funzioni: zootecnica estensiva (ovini), canapa, ortocoltura (friariello ma non solo), miele, allevamento aviario all’aperto, vertical farming e piante officinali. “La nostra organizzazione – sottolinea Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti CAMPANIA – porta avanti una battaglia per l’affermazione di un principio di buon senso, che gli avvenimenti drammatici di questi giorni hanno reso ancor più evidente: la terra va usata per produrre cibo e non per desertificare.
Abbiamo seguito con interesse questo progetto perché assolve a due obiettivi. Da una parte restituisce dignità e qualità ad un terreno che è molto vicino alla più grande discarica d’Europa. Dall’altra utilizza soluzioni progettuali che consentono di coltivare anche sotto i pannelli fotovoltaici, utilizzando energia pulita per le lavorazioni e riqualificando l’area. È un modello utile per mettere in produzione anche i terreni marginali, ampliando e non restringendo la superfice agricola utilizzata”. Il progetto Terra del Sole porta in dote molti benefici ambientali per il territorio.
In primis contribuisce in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi climatici della CAMPANIA. La realizzazione dell’impianto agri-eco-voltaico comporterà una produzione di energia elettrica pari a circa 155 GWh all’anno, pari al fabbisogno annuale di energia elettrica di circa 57mila famiglie, e una riduzione di emissioni di CO2 pari a circa 83.000 tonnellate all’anno. Il contesto ambientale nel quale si inserisce il progetto Terra del Sole presenta diverse aree di sensibilità: discariche di differente tipologia, depositi di ecoballe, cave, zona industriale e esternalità ambientali legate ad insediamenti abusivi.
Il progetto farà da filtro fra le aree ambientalmente più critiche e il contesto circostante, creerà corridoi ecologici e nuovi habitat, grazie alla corretta progettazione delle aree a verde e all’inserimento di una agricoltura più sostenibile e meno dipendente della risorsa idrica nonché alla diversificazione delle specie coltivate per favorire la biodiversità.
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