Funerali Anna Borsa: Amarezza e rabbia a Salerno al rito di saluto della 30enne uccisa a Pontecagnano dal suo ex. Il fratello della vittima e l’avvocato della famiglia hanno segnalato davanti alle telecamere della Rai come le segnalazioni di mamma e sorella di Anna non siano state raccolte con attenzione da parte dei carabinieri.
Anna Borsa è stata uccisa a colpi di pistola, martedì scorso, dall’ex fidanzato, Alfredo Erra, mentre era al lavoro in un negozio di parrucchiere in via Tevere a Pontecagnano Faiano. Centinaia le persone che hanno raggiunto, questa mattina, la chiesa della Madonna del Rosario di Pompei, nel quartiere Mariconda a Salerno, mentre i Comuni di Salerno e di Pontecagnano Faiano hanno proclamato, per la giornata di oggi, il lutto cittadino.
Un lungo applauso ha accolto la bara bianca sul sagrato della chiesa e uno striscione rosa con la foto di Anna con su scritto: “Da oggi i tuoi occhi brilleranno fra le stelle. Rip bellissimo angelo. Ciao Anna”.
“Chi più di una madre può allarmare una figlia in pericolo, mia madre non è stata ascoltata, non ha potuto esporre denuncia perchè le è stato detto che doveva andare mia sorella. Le istituzioni non hanno fatto niente per Anna. Lo sapevano tutti a Pontecagnano che questo vigliacco le dava fastidio”. E’ la pesante denuncia del fratello Vincenzo in prima fila davanti alla bara bianca con i genitori di Anna, Ettore Borsa e Fortuna Romano, i parenti e tutti gli amici.
“La nostra comunita’ si stringe intorno ai familiari di Anna”, ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, presente ai funerali ricordando poi: “Abbiamo introdotto gia’ da anni una legge regionale che fornisce alle donne oggetto di violenza l’assistenza giuridica necessaria. Ogni ragazza, ogni donna che subisce violenza puo’ rivolgersi alla Regione Campania per ricevere tutta l’assistenza su tutti i piani”.
Parole di conforto, in particolare per i genitori e per il fratello di Anna, sono state pronunciate, durante l’omelia, dal parroco, don Angelo Barra. Il sacerdote, poi, ha letto un messaggio dell’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi nel quale, tra l’altro, ha scritto che “tutte le volte che una persona giovane ci lascia prematuramente cio’ e’ fonte di immenso dolore, ma lo e’ ancora di piu’, unito a sentimenti di rabbia, diciamo anche di odio, comprensibili in tali momenti pur se non condivisibili cristianamente, quando la morte e’ dovuta all’atto criminale di una persona, ancora di piu’ quando questa persona, irragionevolmente e sconsideratamente, professava un presunto sentimento di amore.
Ma l’amore, certamente, e’ realta’ totalmente diversa da questo: e’ fatto di rispetto per la liberta’ e la vita dell’altro, non di pretesa, di violenza, di morte”. Toccanti le parole di don Antonio Pisani, parroco della chiesa dell’Immacolata di Pontecagnano, che conosceva bene Anna, il quale ha rimarcato il “rammarico, ma anche il dramma che stiamo vivendo come comunità ecclesiale”.
“Ci mancherà – ha proseguito – guardare in via Tevere la nostra Anna, ci mancheranno i suoi occhi limpidi che esprimevano la grandezza di un cuore e di un animo”.
L’avvocato Stefania De Martino, che difende la famiglia Borsa nell’inchiesta sulla morte di Anna, ha ricordato come “le denunce non sono state raccolte, ma solo delle dichiarazioni della madre che 7 giorni prima dell’assassinio di Anna era andata dai carabinieri. Ma anche la sorella è andata ben 5 volte sempre dai carabinieri. E probabilmente non è stato dato il giusto valore a quello che è stato detto”.
“Oggi piangiamo una giovane vita strappata ai suoi affetti più cari”, ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, evidenziando che “una giovane vita è stata troncata dalla follia omicida. Si tratta di un ennesimo femminicidio che funesta le nostre genti, che funesta l’Italia”. Presente, tra gli altri, anche il sindaco di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara. Palloncini bianchi e un cuore rosso e le lettere ‘ciao Anna’ sono stati fatti volare in cielo al termine della cerimonia.
L’assassino di Anna, Alfredo Erra, 40 anni, dopo il delitto ha tentato il suicidio, ferendosi con un proiettile alla testa ed e’ ora ricoverato in ospedale. E’ al Ruggi di Salerno anche l’attuale compagno di Anna, accorso nel negozio di parrucchiere e colpito a sua volta da uno dei proiettili esplosi da Erra, rintracciato dalle forze dell’ordine dopo poche ore.
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