Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri della Stazione di Frattamaggiore hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di Abbate Luigi, 60enne di Calvizzano, considerato vicino al clan camorristico denominato “Pezzella”, operante su Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Crispano e comuni limitrofi.
L’indagato, a seguito di attività investigativa condotta dai militari dell’Arma, è stato ritenuto gravemente indiziato di una tentata estorsione aggravata dalle modalità e finalità mafiose, posta in essere ai danni di un imprenditore edile della zona.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini scaturite proprio a seguito della denuncia della vittima, l’indagato, operaio addetto alla manutenzione dell’ospedale di “San Giovanni di Dio” di Frattamaggiore, avrebbe, unitamente ad altri due soggetti in corso di identificazione, posto in essere, attraverso reiterate minacce, una richiesta impositiva di una imprecisata somma di denaro all’imprenditore la cui società, vincitrice di un regolare appalto, stava effettuando dei lavori di ristrutturazione alla struttura sanitaria.
I fatti risalgono al gennaio del 2020 allorquando l’Abbate, in più di una circostanza e con metodo mafioso, aveva intimato agli operai ed al capo cantiere di “mettersi a posto” rispetto alla percentuale dovuta al clan per l’effettuazione dei lavori edili all’interno del nosocomio.
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Le indagini effettuate, compendiate dalla estrapolazione delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e dall’assunzione di informazioni da parte di persone informate sui fatti, hanno permesso di ricostruire un quadro indiziario a carico dell’indagato che è stato avvalorato dal G.I.P.
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Articolo pubblicato il giorno 5 Marzo 2022 - 14:50