“…desideriamo per il nostro Regno che, per mezzo di una sorgente di conoscenze e un seminario di insegnamenti, diventino competenti e accorti molti, .…. Abbiamo, perciò, disposto che nell’incantevole città di Napoli siano insegnate le arti e fioriscano gli studi di ogni professione, affinché coloro che son digiuni e affamati di sapere trovino nello stesso Regno di che soddisfare il loro appetito…”.
Così scriveva a Siracusa, il 5 giugno del 1224, Federico II di Svevia nella lettera fondativa dell’Università degli Studi di Napoli. Un’iniziativa di ampio respiro con obiettivi moderni e lungimiranti ancora oggi, dopo quasi 800 anni.
Ed è a Federico II, alle sue idee estremamente all’avanguardia, al contenuto dell’atto di fondazione dell’Ateneo laico più antico al mondo, che il Rettore Matteo Lorito fa riferimento nel corso dell’incontro in cui si presentano accordi e progetti per le celebrazioni in vista degli 8 secoli di vita.
‘Apriamo il cantiere per gli 800 anni. 800 anni di storia che presentiamo a Napoli e con Napoli per un messaggio, che Federico II diffonde da 8 secoli – afferma Lorito –, di inclusione, sviluppo dei territori e cultura. Un ricco programma che racconterà la storia di questa Università e la sua visione verso il futuro’.
Prima Università laica del mondo e fra le più antiche di Europa, è un Ateneo statale, poliedrico, multidisciplinare, plurisecolare, internazionalmente connesso e radicato su un territorio ampio.
Nell’atto fondativo sono contenuti quattro elementi distintivi della progettualità federiciana: l’uomo visionario, l’uomo innovatore, l’uomo globale e multiculturale e l’uomo delle istituzioni e l’obiettivo racchiude lo spirito dello Stupor Mundi: cambiare i luoghi, cambiare le persone, cambiare il mondo. Cambiare i luoghi, perché nel tempo l’Università si è diffusa in tutto il territorio.
Cambiare le persone, perché sin dalla sua origine si propone un approccio multidisciplinare alle scienze e integrato alle discipline che si riflette sull’identità degli studenti. Cambiare il mondo, perché l’Università nasce con una vocazione internazionale che vede Napoli al centro del Mediterraneo e con un network che negli anni si è alimentato in tutti i continenti.
Le Celebrazioni degli 800 anni nel 2024 sono, infatti, un’occasione unica per consolidare, rafforzare ed innovare l’immagine e la funzione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II come acceleratore del cambiamento per tutto il territorio campano e del Mezzogiorno d’Italia, in una prospettiva internazionale. Non sarà la celebrazione della sola università ma di un intero territorio aggregato attorno ai valori.
‘Il lavoro di preparazione agli 800 anni è molto intenso e implica uno sforzo collettivo di un gruppo interdisciplinare dell’Ateneo nel processo di valorizzazione di tutto il patrimonio tangibile e intangibile della Federico II – spiega Valentina Della Corte, delegata Unina 2024 della Federico II -. Per rafforzare il nostro ruolo e la vocazione di essere attori del cambiamento, nel nostro territorio, sul piano nazionale e internazionale. Le celebrazioni saranno: un evento diffuso nel territorio, un evento internazionale, un evento innovativo’.
Nelle tre parole “cultura, innovazione e sostenibilità” si intrecceranno tutte le esperienze che da oggi inizieranno a costruirsi e a manifestarsi.
Programma di iniziative culturali, finalizzate a diffondere la conoscenza dell’Ateneo, della sua storia e delle persone che, a vario titolo, hanno contribuito a creare valore. Le azioni mirano ad individuare nella storia gli elementi sui quali si basa il futuro dell’Ateneo, in una prospettiva di produttività.
Dalla creazione del Polo di San Giovanni, allo sviluppo delle tecnologie e dei centri di ricerca innovativi, i nuovi corsi di laurea certificati a vocazione internazionale, le attività culturali e i
laboratori realizzati con musei e fondazioni con il profilo più internazionale, così come le partnership con le grandi imprese che rappresentano il made in Italy in tutto il mondo.
Saranno valorizzate tutte le iniziative legate al prezioso tema della sostenibilità, dalle aree disciplinari ai luoghi dell’Università: Agraria e Veterinaria, Farmacia, Medicina. La celebrazione avrà una grande tensione alla sostenibilità anche grazie ai supporti digitali e informatici.
Numerose le iniziative in cantiere: dalla fondazione del centro studi per la futura realizzazione di un museo diffuso della Federico II agli itinerari d’Ateneo (Federico II apre le corti) agli Hackathon, ai workshop internazionali, agli eventi nelle varie sedi, al ricettario federiciano. Per citarne alcune. E i concorsi dedicati agli studenti.
Il progetto 800 voci per 800 giorni mette al centro la creatività degli studenti al fine di dare vita a uno storytelling che descriva attraverso gli occhi, le parole, gli scatti e le emozioni dei federiciani, l’Ateneo con la sua identità e i suoi valori.
Un progetto per internazionalizzare l’identità visiva dell’Ateneo. Il bando è rivolto agli studenti in corso che potranno presentare un progetto di racconto visivo in grado di sintetizzare e comunicare l’identità dell’Università e la sua community.
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