“Il piano di Ripresa e resilienza va completato entro il 2026. Non possiamo lasciare che questi soldi vadano perduti o sprecati, come purtroppo e’ accaduto in passato ad altri fondi europei”.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento in occasione della cerimonia per la firma del Patto per Napoli al Maschio Angioino.
E poi ha aggiunto: “I finanziamenti pubblici sono una condizione necessaria, non sufficiente, per il rilancio del Sud.Il PNRR richiede a tutti noi un salto di qualità nella gestione della spesa. Con il Patto destiniamo al Comune di Napoli un miliardo e 231 milioni di euro in vent’anni. Contribuiamo in modo significativo al risanamento dei conti del Comune e, come spiegato dal Sottosegretario Garofoli, leghiamo i pagamenti al conseguimento di alcuni obiettivi”.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha firmato con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi il patto per il ripiano del disavanzo, ha anche detto: “Voglio ringraziare il sottosegretario Garofoli, il sindaco Manfredi, e tutti coloro che hanno lavorato attivamente a questo accordo”.
E ha spiegato: “La nostra sfida è permettere a Napoli e, con Napoli, a tutto il Mezzogiorno, di mantenere la centralità che merita. È una sfida che deve unirci tutti: governo centrale, enti territoriali, società civile. Il nostro impegno e’ promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, e dare ai giovani l’opportunita’ di coltivare i loro sogni nella propria terra, se lo desiderano”.
“Nel 2020, il tasso di occupazione delle donne in eta’ lavorativa era di appena 35,1% al Sud, a fronte del 62% nel Centro-Nord. Nel Mezzogiorno, il tasso di disoccupazione giovanile era del 35% – al Nord del 15% – ha ricordato -. L’assenza di opportunita’ ha portato a un’emigrazione massiccia: si stima che, tra il 2002 e il 2020, oltre un milione di persone abbia lasciato il Sud, di cui circa il 30% laureate”.
Dopo la firma del Patto per Napoli il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato nel Rione Sanità, dove ha visitato la basilica Santa Maria della Sanità. Lì si è incontato con i profughi ucraini accolti in queste settimane dai volontari della fondazione di Comunità San Gennaro. Con il premier presenti il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Presenti anche il vescovo ausiliare di Napoli, il console ucraino Kavalenko Maksym e padre Antonio Loffredo. A seguire ha visitato catacombe di San Gaudioso gestite dai giovani de La Paranza.
“Zero soldi agli arsenali, più risorse agli ospedali. Draghi vattene”. È lo striscione esposto dal Comitato contro la chiusura dell’ospedale San Gennaro, all’esterno della chiesa Santa Maria alla Sanità, a Napoli, dove il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto visita.
Poi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e’ entrato nella pizzeria ‘Concettina ai tre santi’, nel Rione Sanita’ a Napoli. Dopo la firma del Patto per Napoli e la visita alla Basilica di Santa Maria alla Sanita’, dove ha incontrato dei bambini ucraini, il premier si ferma a pranzo con il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Due omaggi dell’artista Lello Esposito al premier Mario Draghi oggi a Napoli per la firma del Patto per la citta’. A margine della presentazione dell’intesa tra Governo e Comune di Napoli, rappresentato dal sindaco Gaetano Manfredi, Esposito ha consegnato a Draghi una gouache che rappresenta una veduta di Napoli dell’800 ed un busto di San Gennaro. Con una battuta, Esposito ha detto a Draghi “oggi il miracolo lo ha fatto lei”.
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