Al via giovedì 17 marzo h. 19.30 alla Domus Ars la terza edizione della rassegna “De Tasto et De Chorda”, ideata da Antonio Florio con l’Associazione Cappella Neapolitana, con il concerto I Predecessori di Bach.
Quattro appuntamenti musicali, dedicati ai predecessori di Bach, a Bach e l’Italia con esecuzioni di Vivaldi, ai contemporanei del compositore tedesco, e alle sue Sonate e Partite per violino solo.
Un repertorio eseguito da giovani ma già affermati musicisti, per produzioni di organo e violino solo: appunto, “de tasto” e “de chorda”. Si conferma la volontà di Antonio Florio, con questa rassegna, di dare spazio a interpreti che si distinguono nelle esecuzioni di musiche barocche.
Per il primo appuntamento, I Predecessori di Bach, il soprano Marina Meo, e Carlo Maria Barile all’organo. In programma gli “antenati” di Bach, che costruirono la tradizione musicale d’eccellenza in Germania, Henrick Schütz, Johann Jakob Froberger, Dietrich Buxtehude, Johann Kuhnau, Michael Prætorius, Georg Muffat e altri. A queste partiture si aggiunge la voce per ascoltare eleganti e rarefatte arie sacre.
Il tema di quest’anno è dunque l’universo sonoro intorno a Johann Sebastian Bach, a cui appunto rimanda il titolo della rassegna, musicista simbolo dell’età barocca. Una delle caratteristiche della scrittura bachiana è che qualsiasi strumento la esegua, la sua musica sembra sempre così idiomatica come se fosse concepita esattamente per quella destinazione, impegnando peraltro l’esecutore al massimo delle possibilità tecniche.
È stupefacente anche la sua capacità di conoscere non solo le somme tecniche del contrappunto, ma anche di essere aggiornato sulle nuove tendenze della musica composta ai suoi tempi in Europa, pur senza essersi mai allontanato dalla Germania.
Il “caso Bach” non nasce dal nulla ma è il frutto straordinario di una tradizione musicale tramandata nei territori tedeschi da generazioni di grandi musicisti prima di lui, che forgiò nei suoi stessi anni anche altri compositori di altissimo livello artistico: da Biber a Pachelbel e Telemann.
Articolo pubblicato il giorno 15 Marzo 2022 - 20:14