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Ucraina, la Corte di giustizia Onu ordina alla Russia di sospendere immediatamente le operazioni. L’intervento è stato chiesto da Kiev secondo cui la Russia aveva violato la Convenzione sul genocidio
La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite ha ordinato alla Russia di fermare le ostilità in Ucraina. Kiev aveva chiesto alla Corte di intervenire, sostenendo che la Russia aveva violato la Convenzione sul genocidio del 1948 accusando falsamente l’Ucraina di aver commesso un genocidio e usandolo come pretesto per l’invasione in corso.
La presidente della Corte, la giudice Joan E. Donoghue, ha chiesto che “la Federazione russa sospenda immediatamente le operazioni militari speciali iniziate il 24 febbraio”.
“Le due parti devono astenersi da atti che rischino di aggravare la controversia” su cui la Corte è stata chiamata a deliberare “o di renderne la soluzione più difficile”, prosegue la giudice annunciando la decisione presa oggi dopo la richiesta in tal senso presentata dall’Ucraina.
Introducendo la delibera, Donoghue si è inoltre rammaricata che la Russia non abbia partecipato alle udienze precedenti e ha stabilito che – al contrario di quanto sostenuto da Mosca – la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja abbia “la giurisdizione” per decidere sul caso in base alla Convenzione Onu sul genocidio.
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