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Briscola, regole e storia del classico gioco napoletano

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La Briscola è da sempre uno dei giochi di carte più amati dagli italiani, poiché semplice da imparare e piuttosto “scorrevole”. Da quando è disponibile anche il gioco della briscola online, il numero di appassionati alla suddetta attività è aumentato ancora di più. Le sue origini non sono del tutto chiare, ma sembra che si sia diffusa in Francia intorno al XVIII e al XIX secolo. Per giocare a Briscola è necessario disporre di un mazzo di 40 carte diviso in 4 semi. L’obiettivo del gioco è quello di totalizzare 61 punti sui 120 che ci sono a disposizione, nel caso in cui se ne dovessero effettuare 60 si arriverebbe ad un pareggio. Per giocare a Briscola, i mazzi che vengono usati solitamente sono quello napoletano, quello piacentino, quello toscano, quello siciliano o quello bergamasco. In alcune regioni italiane, tuttavia, viene utilizzata una versione ridimensionata del mazzo di carte francesi.

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Le regole del gioco sono piuttosto semplici, questo permette anche ai bambini di giocare e di prendere parte alle partite. Una volta mischiato il mazzo, il mazziere distribuisce in senso anti-orario tre carte a ciascun giocatore. La prima carta del mazzo viene scoperta e rappresenta la Briscola, durante lo svolgimento della mano la carta in questione deve restare perennemente visibile ai giocatori. Non ci sono dei round massimi in una partita di Briscola, sono i giocatori stessi ad accordarsi sul numero massimo di round da effettuare. Tipicamente, sono 1, 3 o 5. Chi vince il maggior numero di round, vince la partita. Lo scopo del giocatore è quello di giocare la carta che ritiene più opportuna per totalizzare il maggior numero di punti, colui che vince una mano ha la possibilità di iniziare il gioco in quella successiva.

Quando si gioca in 4, quindi con due coppie da 2 giocatori, vengono sommati i punti conquistati dai due giocatori della stessa squadra. Il seme della prima carta che viene giocata determina la Briscola, ma, al contrario di quello che accade ad esempio nel Tressette, che tra l’altro ha unito personalità straordinarie dello sport come Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti, i giocatori non hanno l’obbligo di calare le carte con un determinato seme. Al termine della mano, vince colui che ha calato la carta con lo stesso seme della Briscola e con il valore di presa maggiore. Il vincitore della mano raccoglie le carte che si sono giocate in quella determinata mano e le pone coperte di fronte a sé. Ogni carta ha il proprio valore. L’Asso vale 11, mentre il Tre e il Re ne valgono 10. Il Cavallo e il Fante hanno rispettivamente un valore di 9 e di 8 punti, mentre il valore delle carte che vanno dal 2 al 7, escluso il 3 appunto, corrisponde esattamente al loro valore numerico.

Con l’esaurimento del mazzo, termina il numero di round precedentemente accordato tra i giocatori. Le ultime mani della partita si svolgono senza pescare ulteriori carte dal mazzo, poiché, come già detto, sono finite. Qui si concentra il maggior numero di punti. Proprio per questo nella Briscola a 4 giocatori, in questa fase della partita, i giocatori della coppia si scambiano le carte per attuare la migliore strategia possibile volta alla vittoria finale. Vince la partita il giocatore o la coppia che totalizzano più punti e che totalizzano il maggior numero di round.

 

 

 


Articolo pubblicato il giorno 3 Marzo 2022 - 10:54


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