Giuseppe, per tutti Pino Gallo, di Caserta, era arrivato con la moglie a Vigodarzere nel 2009, per avvicinarsi ai figli: Lucia, Daniela e Pasquale.
Gallo, il 73enne trovato annegato nel Brenta martedì in tarda mattinata a Vigodarzere. In Procura è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti e al momento non c’è alcuna notizia di reato.
Le indagini sono state assegnate al Pm Marco Brusegan che oggi assegna l’incarico al medico legale Rossella Snenghi: bisognerà capire se il decesso è stato provocato dalla contusione alla nuca oppure se Giuseppe è annegato a seguito della botta. Le forze dell’ordine stanno anche cercando testimoni per ricostruire la tragedia.
Ex dipendente civile del Ministero della Difesa, appassionato di passeggiate e natura.
Innamorato della moglie Enza Tagliatela, dei figli, ma soprattutto dei nipoti. Giuseppe, per tutti Pino Gallo, originario di Caserta, era arrivato con la moglie a Vigodarzere nel 2009, per avvicinarsi ai figli: Lucia, Daniela e Pasquale. Da 13 anni abitava in un appartamento all’inizio di via Roma.
«Papà era un uomo solare, simpatico, gentile, allegro, sempre pronto ad aiutare chiunque gli chiedesse aiuto. Tutte le domeniche mattina andava a messa insieme alla mamma
raccontano Pasquale e il cognato -. Martedì mattina papà era uscito per andare all’ufficio postale. Non avendo il green pass non ha potuto entrare e così aveva fatto ritorno a casa.
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