“T’Ammore, the Spirit of Naples”, al Parioli di Roma il 14 febbraio, è la ripresa di uno spettacolo con la direzione artistica di Franco Dragone, che rende omaggio alla canzone classica napoletana e alle danze tradizionali campane riproposte con suoni e arrangiamenti moderni.
Il repertorio propone brani tratti dal repertorio della canzone classica napoletana e dei balli popolari campani alternati a brani originali strumentali e vocali di nuova composizione. Tra i brani classici e tradizionali vi sono: “Mandulinata a Napule”, “O sole Mio”, “I’ Te Vurria Vasà”, “O paese d’o sole”, “A Città ‘e Pulecenella”, “S’mm’e Napule paisà”, “Napule è”, “Tarantella di Ricci”, “O Cafè”, “Torna a Surriento”, “Vesuvio”, “Sangiuvannari”, “Tu Vuò Fà l’Americano”.
Nei novanta minuti di spettacolo gli artisti agiscono sulla scena seguendo un sottile filo narrativo: una giovane cantante napoletana, rifugiatasi in America da bambina per sfuggire alla Strega Arakne che si è impossessata di Napoli, decide di tornare nella sua città per liberarla grazie al suo melodioso canto, dono della Sirena Partenope.
Sul palco Nicola Vorelli (cantante), Rachele Di Vaia (cantante), Rosario Spampinato (voce), Gianni Migliaccio (chitarre, mandolino, voce), Gino Magurno (chitarre e mandolino), Lorenzo Caiola (chitarre), Riccardo Shmitt (tammorre e percussioni), Maurizio Trippitelli (timpani e percussioni) e Luca Masotti (batteria e pad elettronico). Testi e musiche originali sono firmate da Gino Magurno e Gianni Migliaccio.
Articolo pubblicato il giorno 4 Febbraio 2022 - 13:54