Camorra: sequestro da 200 milioni a imprenditore vicino al clan Serino. Per circa 25 anni si sarebbe sottratto al pagamento di imposte utilizzando fatture per operazioni inesistenti
Beni e assetti societari sequestrati a un imprenditore salernitano per un valore complessivo di 200 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Salerno nei confronti di un uomo di Nocera Inferiore titolare di una azienda nel settore dei trasporti e della logistica.
Per gli inquirenti, per circa venticinque anni si è sottratto al pagamento di imposte utilizzando fatture per operazioni inesistenti, e, con il concorso di familiari e amici compiacenti, dopo una bancarotta fraudolenta, ha intestato fittiziamente beni. Le indagini, partite nel 2016 nei confronti di esponenti del clan Serino, hanno messo in evidenza una “spiccata pericolosità sociale” dell’imprenditore ritenuto il perno di un sistema economico finanziario di natura criminale basato su un meccanismo seriale, fraudolento e articolato per distrarre somme di denaro ed evadere il fisco.
Poi, per i diversi procedimenti penali avviati sul suo conto, ha via via ceduto le quote societarie detenute e le cariche ricoperte a favore di prestanome compiacenti.
L’uomo ha avuto anche contatti e rapporti con esponenti di ambienti camorristici dell’area nocerino-sarnese. Gli agenti hanno sequestrato 11 società presenti in più province italiane, 1.500 autoarticolati, circa 100 tra fabbricati, terreni, 3 ville di lusso e 9 appartamenti, un’imbarcazione da diporto e una Ferrari.
Articolo pubblicato il giorno 23 Febbraio 2022 - 13:12 / di Cronache della Campania