Elisa sale in vetta alla classifica provvisoria del Festival di Sanremo e, dopo lo show di Fiorello, è Checco Zalone a prendersi la scena.
In una serata che si apre nel ricordo di Monica Vitti e in cui non mancano altri momenti di emozione, come quello vissuto dalla co-conduttrice Lorena Cesarini nel suo monologo anti-razzismo, serve una sferzata di allegria.
E il comico pugliese, alla sua prima volta al teatro Ariston, assolve in maniera impeccabile al suo compito. Intanto, dopo le prime due serate con il voto della sala stampa, comincia a prendere forma la classifica del Festival: guida Elisa, davanti a Mahmood & Blanco in un podio provvisorio completato da La Rappresentante di Lista.
Poi Dargen D’Amico, Gianni Morandi ed Emma. La gara inizia dopo il doveroso omaggio a Monica Vitti (“Ci ha fatto piangere, pensare e anche ridere tantissimo quando al cinema per le donne i ruoli comici erano una rarità”, dice Amadeus) ed è Sangiovanni, 19enne da oltre cento milioni di streaming, ad aprirla con il brano Farfalle.
Il giovanissimo lascia il palco regalando ai suoi fan un doppio bonus del fantasanremo, ormai un tormentone. Scende per la prima volta le scale dell’Ariston anche Lorena Cesarini, attrice e co-conduttrice della serata.
E dopo l’esibizione di Giovanni Truppi, che in canotta nera e chitarra in spalla intona la sua ballad ‘Tuo padre, mia madre, Lucia’, è proprio l’attrice italo-senegalese di Suburra a prendersi la scena con un lungo monologo, chiuso in lacrime, contro il razzismo e l’odio social di cui è stata vittima.
Commozione ed emozione restano al centro di questa edizione del festival, anche quando arrivano ‘Le Vibrazioni’ (senza il maestro Vessicchio guarito dal covid ma ancora sulla via di recupero) con il loro brano Tantissimo rock e la batteria con il volto di Stefano D’Orazio, compianto batterista dei Pooh.
Si torna a ridere solo con il primo show di Checco Zalone, che finge di piangere e dice: “Mi commuovo, visto che piangono tutti…”. Poi, legge una fiaba ambientata in Calabria sul tema della diversità e la “ipocrisia nell’universo”, rivisitazione al piano di ‘Almeno tu nell’universo’ di Mia Martini.
Arriva anche il turno della super ospite Pausini che presenta il nuovo singolo ‘Scatola’ e ricorda la giovanissima Laura (“Mi sono chiesta cosa sarebbe stato della mia vita se non avessi vinto Sanremo”) prima di essere raggiunta sul palco da Mika e Alessandro Cattelan: saranno loro tre, annuncia Amadeus, a presentare l’Eurovision Song Contest di Torino.
Applausi per una elegantissima Emma (con Francesca Michielin in versione direttore d’orchestra) che strega l’Ariston -e si commuove- con la sua ‘Ogni volta è così’. E dopo Matteo Romano direttamente da Sanremo Giovani con la sua ‘Virale’ è Iva Zanicchi -all’undicesima partecipazione sulle impegnative note di ‘Voglio amarti’- a prendersi la standing ovation del pubblico dell’Ariston: “Il mio festival – dice sorridente e distesa – può anche finire qua”.
Difficile rubare la scena a Checco Zalone, che torna trasformandosi nel trapper ‘Ragadi’ e la satira sul ‘poco ricco’, ma la ‘Chimica’ di Ditonellapiaga e Rettore è una scarica di adrenalina per il pubblico ed Elisa, con la sua ‘O forse sei tu’ e il suo look total white, strappa applausi convinti anche alla sala stampa che vota. Il congedo di Zalone arriva dopo la performance di Fabrizio Moro con ‘Sei tu’.
Ed è tutta da ridere la gag del sedicente virologo Oronzo Carrisi, cugino di Al Bano, che suona al piano un brano dal titolo ‘Pandemia ora che vai via’, composto insieme a un lungo elenco di virologi: “Ho voluto dividere la Siae con tutti, questi muoiono di fame tra due mesi…”.La gara prosegue e sul palco sfilano Tananai, Irama, Aka 7Even e Highsnob & Hu. Dopo la sfida tra Arisa e Malika Ayane per l’inno ufficiale delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, è finalmente il momento della classifica.
E il momento di Elisa, che torna in gara al Festival dopo 21 anni e già può sognare la seconda vittoria.
Articolo pubblicato il giorno 3 Febbraio 2022 - 12:19