L’attività info-investigativa effettuata è stata indirizzata all’emersione del fenomeno elusivo denominato “Flagging out”, ovvero quella manovra con la quale i possessori di imbarcazioni da diporto “emigrano”, solo sulla carta, verso registri navali esteri, dismettendo la bandiera nazionale al fine di ridurre notevolmente i costi di gestione e omettendo la compilazione obbligatoria del Modello Unico della dichiarazione dei redditi.
L’azione posta in essere si è conclusa con l’individuazione di omesse dichiarazioni di beni di lusso ammontanti complessivamente a più di undici milioni di euro, l’elevazione agli armatori/proprietari ed utilizzatori, per le violazioni concernente gli obblighi dichiarativi, di sanzioni nella misura massima di 1.649.599,00 euro e la segnalazione all’Agenzia delle Entrate di 29 posizioni fiscali irregolari.
L’operazione di servizio, rientrante nel monitoraggio fiscale delle attività estere, testimonia, ancora una volta, come l’attività di servizio quotidianamente prestata della Guardia di Finanza si rilevi uno degli elementi più strategici, tra gli altri comparti d’interesse istituzionale, al contrasto dell’evasione fiscale.
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