Due arresti per l’incendio di questa estate sul monte Tifata: i piromani incastrati da due distinte testimonianze
Questa mattina, militari appartenenti ai Reparti dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare personale (obbligo di presentazione tutti i giorni alla polizia giudiziaria/divieto di dimora) emessa, su richiesta della Procura della Repubblica, dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di: F.E.H. di anni 28 e G.F. di anni 35.
I due sono gravemente indiziati di avere, in concorso tra loro, provocato il devastante incendio boschivo che questa estate ha interessato il rilievo collinare denominato “Monte Tifata” e che si è propagato su porzioni dei territori comunali di: Caserta; Capua; Casagiove e San Prisco, con l’aggravante di aver danneggiato un bene protetto incluso nella Rete Natura 2000 (SIC 1T8010016 “Monte Tifata”), cagionando un danno grave, esteso e persistente all’ambiente.
Incendio boschivo, originatosi la sera del 10 agosto 2021, che, grazie alle elevate temperature, allo stato seccaginoso della vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea ivi radicata, ha innescato un fronte di fuoco incontrollabile che si è protratto in maniera virulenta fino al tardo pomeriggio del 12 agosto 2021, interessando una superficie complessiva di circa 400 ettari e che ha distrutto la vegetazione interessata dal passaggio delle fiamme, nonostante l’intervento di numerose squadre di personale appartenenti a varie amministrazione pubbliche e di mezzi aerei nazionali e regionali antincendio.
Le attività investigative, coordinate dalla Procura, prendevano origine dai seguenti esiti delle prime indagini assolte dai militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Caserta ed al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Caserta.
Ma soprattutto alla testimonianza di un attento e solerte cittadino, abitante alla frazione Vaccheria di Caserta, proprio di fronte alla zona del Monte Tifata interessata dall’inizio dell’incendio, che ha visto, intorno alle ore 22, a distanza, i primi momenti di inizio dell’incendio, e successivamente ha visto scendere a piedi due persone munite di torce lungo il sentiero che conduce a valle, per cui si è precipitato verso l’area di sosta in cui presumeva che avessero parcheggiato, notando un’autovettura che si stava allontanando con due persone a bordo, riuscendo a memorizzare il modello del mezzo ed il numero di targa.
L’individuazione del punto di origine dell’incendio che è risultato corrispondente ad un fuoco acceso per alimentare con le sue braci un barbecue, acceso a pochi centimetri dall’area boscata.
Decisiva anche la testimonianza di un cicloamatore in mountain bike che nel tardo pomeriggio in prossimità del luogo dell’incendio aveva notato i due ragazzi, tra i quali che il proprietario dell’auto indicata dal primo testimone.
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Articolo pubblicato il giorno 15 Febbraio 2022 - 10:21