La letteratura spagnola fa il suo ingresso al Teatro Tram di Napoli: dal 17 al 27 febbraio va infatti in scena โNozze di Sangueโ, dramma teatrale scritto da Federico Garcia Lorca, adattato e diretto da Gianmarco Cesario, spettacolo che chiude il secondo ciclo della stagione della sala di via Port’Alba.
Una storia cruda, con una scelta registica molto forte, quella di far interpretare anche i ruoli femminili a uomini: Pietro Juliano, Leonardo Di Costanzo e Guido Di Geronimo, che sono sul palco con Germana Di Marino e le danzatrici Adriana Napolitano e Ilaria Leone.
Personaggi senza nome la cui storia comincia da un passato atroce che si muove verso un evento che, per sua natura, dovrebbe essere felice: il futuro matrimonio di un giovane la cui Madre ha visto morire in una faida il marito e l’altro figlio.
Nozze che perรฒ non sembrano iniziare sotto i migliori auspici: le voci che girano sulla reputazione della promessa sposa non sono lusinghiere e questo non puรฒ che impensierire la Madre.
Federico Garcia Lorca ci lasciava il 19 agosto 1936, poco piรน di 85 anni fa, per mano delle guardie franchiste. Il suo sogno di libertร si infranse cosรฌ sotto la scure di un dittatore, un destino scritto, come quello a cui non sfuggono i protagonisti di โBodas de Sangreโ, primo capitolo della sua trilogia sullโamore.
Dietro unโapparente storia di tradimento e di delitto dโonore, infatti, egli racconta la tragedia dellโimpossibilitร della societร spagnola di sottrarsi a regole che limitavano il vivere liberamente.
Le battute sessiste e retrograde del personaggio della Madre, in cui una donna รจ considerata in gamba se รจ in grado di โpreparare il pane e cucirsi le gonne da solaโ, rimanendo chiusa in casa, costruendo โun muro davantiโ a sรฉ, ci riportano agli obblighi restrittivi tipici di una dittatura.
Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2022 - 16:46