ÂÂLe signorineâ di Giovanni Clementi, per la regia di PierPaolo Sepe, domani, sabato 5 febbraio, alle ore 21, e domenica 6 in pomeridiana, alle ore 18,30, sul palcoscenico del Teatro delle Arti.
Isa Danieli e Giuliana De Sio, icone di diverse generazioni del nostro teatro si incontrano sulle tavole del palcoscenico che ben dominano, sulle parole di un testo che sceglie la via della tragicommedia che lo stile di scrittura di Clementi.
Certamente una comicitàmai fine a se stessa, che usa dialoghi brillanti e scherzosi per toccare comunque temi di una certa rilevanza sociale, argomenti che coinvolgono un poâ tutti, come la distanza di etàtra Addolorata e Rosaria due sorelle âÂÂzitelleâÂÂ, âÂÂsignorineâÂÂ.
La pièce si svolge in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, in cui Addolorata (Giuliana De Sio) e Rosaria (Isa Danieli, la più anziana) trascorrono gran parte della loro giornata, tra quelle mura che ricordano un vecchio animale vicino alla sparizione.
Le due convivono nella loro casa: fanno lo stesso lavoro, conducono la stessa vita, una vita che si basa su piccole cose, litigi, diverbi, dovuti alla loro diversitàdi carattere: Rosaria è attenta, misurata, parsimoniosa fino allâÂÂeccesso, in una sola parola avara, apparentemente arida nei sentimenti, mentre Addolorata è più superficiale, ha smanie più goderecce, tende a voler spendere i suoi risparmi per rinnovare casa ed è attaccata alla tv.
Le due sorelle trascinano così unâÂÂesistenza piatta, senza sfumature, resa ancora più difficile dalle reciproche disabilitàmotorie, perché sono fisicamente claudicanti e âÂÂzoppeâ nellâÂÂanimo.
Purtroppo, Addolorata è succube della sorella e questo non fa altro che creare continui dissapori e discussioni fra loro due. Ma proprio quando le due sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato incidente capovolgeràle loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata lâÂÂoccasione di mettere in atto una vendetta covata da molti anni Immaginiamo momenti di riflessione soprattutto sulla solitudine e sui problemi economici che affliggono la societàcontemporanea, rappresentata simbolicamente dal salotto casalingo delle due sorelle, chiuso al mondo esterno.
Si mostrano visioni differenti della vita, si evidenziano aspetti deboli dellâ animo umano attraverso atteggiamenti esasperati, inaspriti, eccessivi, tutto costruito e innalzato dai âÂÂvirtuosismiâ delle due attrici.
La rappresentazione che saràreplicata domenica 6 febbraio, in pomeridiana, alle ore 18,30, saluteràsabato 5, la presentazione del romanzo storico âÂÂHotel dâÂÂAngleterre di Carmine Mari, edito dalle edizioni Marlin.
LâÂÂincontro che si terràalle ore 19,15 vedràin dialogo con lâÂÂautore, le giornaliste Monica De Santis ed Olga Chieffi. Ritorneràcosì la Salerno splendida provinciale: i colori e il tram di una cittàormai lontana, unâÂÂepoca affascinante: la Belle ÃÂpoque. Sullo sfondo una spy-story: abiti di lusso, progresso tecnologico, effervescenza e voglia di vivere, senza dimenticare le perenni contraddizioni di un Paese spaccato economicamente tra Nord e Sud, il condizionamento della malavita, la miseria delle classi contadine oppresse dal latifondo, la fame e lâÂÂemigrazione.
UnâÂÂepoca di grandi contrasti, perché laddove câÂÂè molta luce, lâÂÂombra è sempre più scura. Salerno, a quei tempi, era una cittàdi 46.000 abitanti, con un indotto industriale importante, manifatture tessili di tutto rispetto a livello nazionale, un porto e grandi aspirazioni.
Teatri, cinematografi, case dâÂÂappuntamenti, chalet e una vita notturna molto animata da cittadini e marinai di mezza Europa in libera uscita. Cominciavano a circolare le pellicole della salernitana Elvira Notari Coda, prima regista donna italiana. E infine lâÂÂAngleterre dove in una calda estate, Alberto Brenzoni, stravagante matematico; Peter Aselmeryr, svizzero e rappresentante di tessuti; Marie Christine Bonsignorì, âÂÂmademoiselleâ in Grand Tour; Teofilo Scorza, tipografo romano sullâÂÂorlo del fallimento; e David Stephenson, colonnello dellâÂÂesercito britannico in congedo.
Edoardo Scannapieco, giovane disoccupato con ambizioni di giornalista, è al primo giorno di lavoro come maître allâÂÂAngleterre quando scopre che una busta gialla, affidata in custodia al portiere Geppino, è misteriosamente sparita assieme a lui. Schedato dalla prefettura per le sue idee anarco-socialiste, Edoardo saràcostretto a collaborare giocoforza con Pavone al recupero dei documenti, trovandosi coinvolto in una trama complessa, fatta di personaggi ambigui, politici e gente di malaffare; in quegli stessi giorni è previsto un raduno di suffragette, capitanate dalla fiamma del suo cuore, Amelia Minervini, tenace femminista.
Esponenti conservatori, collusi con la malavita locale, non vedono di buon occhio lâÂÂiniziativa â una petizione per il suffragio universale â che a loro dire, sarebbe il preludio a una stagione di pericolose rivendicazioni. Toccheràa Edoardo disinnescare la bomba femminista e cercare di garantire il successo dellâ âÂÂOperazione AngleterreâÂÂ.
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