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‘E. A. Mario…la leggenda continua’, l’omaggio in musica di Luca Napolano al grande autore

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‘E. A. Mario…la leggenda continua’, l’omaggio in musica di Luca Napolano al grande autore della tradizione classica napoletana

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“E. A. Mario…la leggenda continua”. Si chiama così il lavoro che Luca Napolano ha voluto realizzare per la condivisione alle nuove generazioni di un autore che ha contribuito a far conoscere, con le sue circa 2.600 canzoni, Napoli e l’Italia nel mondo dal primo ‘900. Napolano, attore e musicista, dopo anni di studi correlati alla grande tradizione della canzone napoletana, ha voluto celebrare il poeta de “La leggenda del Piave”. E. A. Mario, un cronista, un giornalista che fotografava ogni avvenimento: dalla prima guerra mondiale alla rinascita sulle ceneri della seconda guerra mondiale.

Circa 3 anni fa, nonostante il difficile periodo della pandemia, Napolano ha ideato un progetto insieme a Gino De Nicola, maestro arrangiatore e autore, sostenuto da preziosi amici artisti come Paolo Cuccaro e dal compianto regista Arnaldo Delehaye, per la celebrazione di E.A. Mario, attraverso un lavoro discografico dedicato all’autore de “La leggenda del Piave”, tramite 14 brani più una lirica conclusiva intitolata “’O nomme mio”.

Diverse canzoni sono dei veri e propri quadri musicali “indirizzi storici”:

“Serenata all’imperatore”, scritta da E. A. Mario (1915, prima guerra mondiale) in risposta ad un quotidiano austriaco, sul quale fu scritto che a combattere contro l’esercito austro-ungarico sarebbero venuti i mafiosi di Sicilia, i briganti delle Calabrie e i mandolinisti di Napoli. E. A. Mario rispose con ironia attraverso questa canzone, indirizzandola al quotidiano e a Francesco Giuseppe (imperatore d’Austria e re d’Ungheria) e sottolineando che l’Italia avrebbe combattuto e vinto affinché Trieste facesse parte dell’Italia.

“Ridi, Pagliaccio”: ispirato al personaggio Canio, scritto da Ruggero Leoncavallo e rappresentato per la prima volta al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892, di cui E. A. Mario volle scrivere nel 1924 un riferimento riconducibile alla canzone di Giacca (recitar/cantando) in lingua napoletana.

“Serenata a Sellassie’”: nel 1935 i soldati italiani in relazione all’invasione dell’Etiopia chiesero a E. A. Mario di scrivere una canzone per il sostegno morale della loro spedizione indotta da Mussolini. Giovanni Ermete Gaeta scrisse non per il sostegno al governo fascista, ma perché fotografava in versi e musica un avvenimento storico contro Hailé Selassié.

Di tutto questo il giornalista Franco Buononato ha elaborato una trasmissione dedicata su Campania Felix, con numerose testimonianze a sostegno di Napolano e per il lavoro dedicato ad un grande autore, in presenza e a distanza, hanno impreziosito la presentazione del progetto, pubblicato sulla piattaforma Amazon da mds: l’attore Corrado Taranto, il giudice anticamorra Catello Maresca, il cabarettista Ernesto Cataldo, il direttore artistico Pasquale Capasso, l’attore Patrizio Rispo, la musicista e attrice Agnese Laurenza, l’attrice Lidia Ferrara, la cantante Tonia Madonna, il maestro Romeo Barbaro, gli straordinari Panama, Federica Savarese e l’attore Daniele Napoleone.


Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2022 - 11:48


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