Italia maglia nera nella classifica europea delle citta’ verdi per la mobilita’ urbana e la qualita’ dell’aria, con Napoli che e’ la peggiore delle 36 metropoli di 16 Paesi esaminate nella campagna “Clean cities” (Citta’ pulite), promossa da una coalizione fra ong, associazioni e think tank ambientalisti (tra cui Legambiente, Cittadini per l’aria, Kyoto Club e Transport and Environment).
Ma in fondo alla classifica si sono piazzate pure Milano (20/a), Torino (23/a) e Roma (32/a). Sul podio la scandinava Oslo, seguita da Amsterdam e Helsinki, ma anche le piu’ virtuose non sono state promosse a pieni voti visto che il massimo del punteggio e’ stato 71,5% della capitale norvegese, dimostrando di essere ancora distanti da una mobilita’ a emissioni zero entro il 2030.
“Le citta’ italiane potevano uscire dalla pandemia trasformate in meglio: meno inquinamento dell’aria, meno auto in circolazione, piu’ bici e trasporto pubblico. Purtroppo non hanno raccolto la sfida e spesso hanno fatto passi indietro”, commenta Claudio Magliulo, responsabile della campagna Clean Cities in Italia rilevando che invece alcune citta’ europee hanno dimostrato che “si puo’ reinventare lo spazio urbano nel tempo di una stagione”: Parigi, al quinto posto, “ha ad esempio investito nella riduzione drastica del traffico veicolare e nella promozione della mobilita’ pedonale e ciclistica”.
Tra gli aspetti considerati nel rapporto “Pan-European City Rating and Ranking on Urban Mobility for Liveable Cities”, (Valutazione pan-europea delle citta’ e classifica sulla mobilita’ urbana per citta’ vivibili), ci sono, tra gli altri, lo spazio urbano dedicato a pedoni e biciclette, l’accessibilita’ ed economicita’ del trasporto pubblico locale, l’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici, le politiche di riduzione del traffico, dei veicoli inquinanti e l’offerta di servizi di sharing mobility.
Tutto ruota attorno alla mobilita’ visto che il settore dei trasporti contribuisce a un quarto delle emissioni di gas serra in Italia e in Europa, ed e’ l’unico ad aver registrato un aumento delle emissioni dal 1990, ricorda il rapporto. Dal responsabile mobilita’ di Legambiente, Andrea Poggio, arriva un appello ai sindaci: “Misuriamoci con l’obiettivo di dimezzare auto e inquinamento e raddoppiare tram e treni, fermare i diesel e promuovere elettrico, biciclette e monopattini, ridisegnare e ridurre la velocita’ a 30 km/h nell’80% delle strade”.
La presidente di Cittadini per l’aria, Anna Gerometta aggiunge: “Le mappe dell’inquinamento da biossido di azoto di Milano, Roma e Napoli dipingono citta’ dove il traffico la fa da padrone” mentre la responsabile mobilita’ di Kyoto Club, Anna Donati, osserva che “questa e’ la dura lezione per le amministrazioni comunali italiane: serve visione, coraggio e determinazione costante”. Delle trenta citta’ con la peggiore qualita’ dell’aria in Europa dieci sono italiane e questo costa molteplici procedure d’infrazione europee per l’assenza di politiche adeguate in materia.
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