Mentre è in Villa Comunale a fare un servizio fotografico alla propria fidanzata, dei ragazzi importunano la donna e poi a lui gli danno una testata spaccandogli il naso.
È ciò che accaduto ad A.E. davanti a uno chalet. Il ragazzo dovrà essere operato al setto nasale.
A. E. era nella Villa Comunale, nei pressi di uno chalet, assieme alla sua fidanzata A.S. per scattare delle foto con la consulenza di una stilista, M.S.
A raccontare il dramma del ragazzo è stato il padre: “Mentre era in corso il servizio fotografico, passano di lì tre ragazzi che si fermano a guardare per poi andarsi a sedere ad uno dei tavolini di uno chalet a pochi metri. Poco dopo uno dei 3 si è alzato avvicinandosi alla ragazza A.S. infastidendola ed insistendo per poter fare delle foto con lei.
Mio figlio a quel punto ha chiesto a queste persone di lasciarli lavorare e di andare via ma quello che stava importunando la ragazza continuava ad avvicinarsi a lei entrando anche in contatto. Così con fare minaccioso ha appoggiato la sua fronte contro quella di mio figlio per poi colpirlo con una violenta testata sul naso che ha cominciato a perdere sangue in maniera abbondante.
L’aggressore è stato portato via dai suoi due amici e tutti e tre sono scappati via. A.E. è stato soccorso dalle due donne, A.S ha chiesto del ghiaccio a i gestori dello chalet che però hanno negato il loro aiuto. Mio figlio è stato prima portato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo dove non è stato accettato a causa dell’emergenza covid, e poi al Cardarelli dove è stato ricoverato e gli è stata data una prognosi di 15 giorni.
Una volta uscito, la mattina ha accusato forti dolori al naso, così si recato nuovamente al San Paolo dove gli è stata diagnosticata la frattura del setto nasale ed ora dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico” .
Il padre del ragazzo si è rivolto al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e che insieme alle due donne, la fidanzata del figlio e la stilista, ha sporto denuncia presso i carabinieri.
“Questa violenza immotivata, scatenatala da motivi che fatico anche a definire futili, perché sono del tutto inesistenti, sta prendendo il sopravvento. Noi chiediamo alle forze dell’ordine di individuare l’aggressore e i suoi due complici e di punirli in maniera più che severa, perché solo attraverso la certezza delle condanne si può mettere fine a questa deriva sociale che sta mettendo in pericolo tutta la gente perbene, alla mercé di delinquenti, criminali e violenti che hanno reso le strade ed i luoghi pubblici off-limits.
Le istituzioni devono intervenire in maniera dura e decisa. La Villa Comunale di Napoli diventa ogni giorno più pericolosa e frequentata da vandali, baby gang, soggetti pericolosi e anche da delinquenti”, ha commentato Borrelli con il conduttore radiofonico Gianni Simioli che avevano anche lanciato l’allarme per il rogo appiccato ad alcuni alberi a dicembre.
Il titolare del bar chiamato in causa dal padre del ragazzo però chiarisce che “i tre non erano seduti ai nostri tavoli e in più da noi sono venuti a chiederci dei tovaglioli che noi abbiamo dato ma non del ghiaccio. Noi abbiamo appreso dell’accaduto solo dopo la visita dei carabinieri che ci hanno comunicato di consegnare le immagini della video sorveglianza in nostro possesso e che noi abbiamo dato”.
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