Foto archivio_ Giovanni Limata
Fidanzati assassini di Avellino: Limata aveva il contdown del delitto su una chat. E’ quanto emerge dalla testimonianza di una giovanissima amica del 23enne in carcere
Giovanni Limata aveva ben chiaro il suo progetto di sterminare la famiglia della fidanzata Elena Gioia, e non ebbe difficoltà a confidare i suoi intenti a un’amica che gli chiese il significato di un countdown sul suo profilo di chat.
E’ quanto emerge dalla testimonianza di una giovanissima amica del 23enne in carcere dall’aprile 2021, con la fidanzata, per aver ucciso il padre di lei, Aldo Gioia. Selina Nanni, 18 anni non ancora compiuti, nel corso del processo ha oscillato tra contraddizioni e ricordi confusi, ma ha ricostruito l’amicizia cominciata più di tre anni fa, sfociata anche in un brevissimo flirt e poi interrotta per essere ripresa poco tempo prima del delitto.
La ragazza ha rivelato come Giovanni Limata avesse inserito nel suo profilo social un conto alla rovescia verso la data del delitto. Il messaggio non era pero’ esplicito e in uno scambio di chat, Selina ha chiesto cosa significasse. Giovanni le ha risposto che doveva uccidere la famiglia di Elena.
Dopo il delitto, il giovane si sarebbe rivolto anche a lei e Selina ha rivelato di aver chiesto a Sonia Guerriero e sua madre Sara Clemente di andare a recuperare in auto il giovane di Cervinara ad Avellino.
Il processo riprenderà il 30 marzo prossimo, mentre per il 27 aprile è fissata la testimonianza dei due imputati, Elena Gioia e Giovanni Limata.
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