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La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione – su proposta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di due imprenditori edili del Casertano.
Gli accertamenti svolti dalla DIA su delega della Procura della Repubblica di Napoli attinenti ai due gruppi familiari dei predetti sono stati avviati a seguito dell’approfondimento di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette le quali hanno consentito di individuare beni in denaro non ancora oggetto di misure patrimoniali, quindi potenzialmente esigibili dagli intestatari.
Con l’ordinanza era stato disposto altresì il sequestro di due società per le quali esisteva il periculum in mora derivante dalla disponibilità delle stesse in capo agli indagati. Indubbia era la strumentalità di tali imprese rispetto alle condotte del delitto ipotizzato di concorso esterno nel clan dei casalesi atteso che proprio tali aziende erano state destinatarie delle commesse regionali pubbliche a base dell’ipotesi accusatoria.
Già nel passato dicembre il Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione sulla base delle prime risultanze relative alle operazioni finanziarie individuate aveva disposto il sequestro d’urgenza di prevenzione a carico di uno dei due imprenditori indiziato di aver riciclato somme di denaro provento del delitto ex art. 416 bis, di 2 polizze vita per un totale di circa 1.500.000 di euro.
Le ulteriori complesse ed articolate indagini di natura patrimoniale successive a tale misura ablativa eseguite dalla D.I.A. in capo ai due imprenditori ed ai rispettivi nuclei familiari conviventi hanno consentito di accertare ulteriori ingenti disponibilità finanziarie suddivise in fondi di investimento, azioni, conti correnti e quote sequestrate con l’odierno provvedimento del valore complessivo di quasi 9.000.000,00 di euro.
Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2022 - 07:47