‘Prima Donna‘ è un ritratto autobiografico su cui si riversa l’arcobaleno emotivo di Sara Laure, uno spaccato di vita che, attraverso la sua straordinaria caratura vocale, piena e avvolgente, ed una capacità di giungere al cuore con immediatezza e autenticità, si fa spazio in punta di piedi, ma al tempo stesso con la dirompente irruenza della verità, nell’anima del pubblico, che ne rimane colpito e affascinato sin dal primo ascolto.
L’innovativa fusione sonora tra R’n’B, Soul ed elettronica, curata dal genio creativo del team mantovano, unita al seducente connubio tra italiano e francese del testo, fanno da cornice perfetta alla narrazione, sentita e sincera, di una serie di vicissitudini che l’artista ha scelto di raccontare per dar voce a tutte le persone, in particolar modo alle donne, che ancora oggi si ritrovano bersaglio di una fazione della società che le umilia e le denigra, giudicandole ed etichettandole semplicemente perché “diverse”.
“Prima Donna”, il cui titolo non simboleggia egocentrismo, narcisismo e prevaricazione, bensì designa la volontà di seguire i propri sogni, le proprie inclinazioni e le proprie aspirazioni, anteponendoli a pregiudizi ed illogiche sentenze, vuol essere un’armonica carezza e al contempo un energico incoraggiamento, a spezzare le catene dell’arroganza, della malignità e della prepotenza, con la forza dell’impegno, della dedizione e dell’amore verso se stessi.
“Con questo brano – dichiara l’artista –, scritto nel cuore di una manciata di notti, vorrei ispirare tutti coloro che sono vittime di bullismo e che non hanno nessuno che crede nelle loro capacità, nemmeno la famiglia, facendo capire a queste persone che ce la possono fare, perché, alla fine, l’unica cosa che conta è seguire e portare in essere ciò che ci rende felici, che ci fa stare bene. L’unica persona che deve credere fino in fondo ai propri sogni, è quella che abbiamo dentro“.
Una mappa di note, ritmo e sentimenti, che ci invita ad intraprendere il cammino più entusiasmante ed emozionante della nostra vita, quello che tra ostacoli, bivi, deviazioni, tempeste e mareggiate, ci conduce ad un’unica meta, la scoperta e la realizzazione della nostra vera essenza.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2022 - 16:36