In Campania ‘Ricoveri bambini 0-10 anni, raddoppiati in 10 giorni. Inoltre, si registra un notevole accesso, circa 70 al giorno al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono’
In Campania “si evidenzia un significativo aumento dei ricoveri nella fascia pediatrica prevalentemente per pazienti Sars-Cov positivi sintomatici con età inferiore ai 10 anni, il cui numero è raddoppiato in 10 giorni. Inoltre si registra un notevole accesso, circa 70 al giorno al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono, di bambini della medesima fascia di età, positivi, con sintomatologia più lieve che vengono pertanto rinviati al domicilio”.
E’ quanto si legge nell’ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con la quale si dispone la sospensione delle attività didattiche nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie fino al 29 gennaio.
L’unità di crisi della Regione Campania ha segnalato che “con riferimento al numero di soggetti attualmente positivi nella fascia d’età 0-19 anni si registra un incremento pari a circa il 30% rispetto alle scorse settimane.
In regione Campania venivano rilevati 118 focolai scolastici comunicati alla chiusura delle scuole per le festività natalizie e un totale di 9.781 focolai nella settimana 27 dicembre 2021- 2 gennaio 2022, di cui nuovi focolai nell’ultima settimana pari a 6.963.
Passano, inoltre, a 13.150 i nuovi casi di infezione confermata dal Sars-Cov-2 non associati a catene di trasmissione note, a fronte di un numero pari a 5.800 della settimana precedente”.
Le misure anti assembramenti e la sospensione dell’attività didattica nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie sono “strettamente indispensabili a scongiurare il tracollo del sistema sanitario regionale” e “proporzionate e adeguate alla diffusione dei contagi in tutti i territori”.
E’ un passaggio dell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con la quale si dispone la sospensione della didattica in presenza per le scuole d’infanzia, elementari e medie e il divieto di consumo di alcol in aree pubbliche dopo le 22.
Le misure proposte dall’unità di crisi regionale vengono quindi adottate dall’ordinanza “al fine di scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale, già fortemente sotto pressione, come provato dalla disposta sospensione di plurime attività di ricovero ed ambulatoriali.
Desta preoccupazione – si evidenzia – il dato relativo all’occupazione di posti letto in terapia intensiva e in area medica, la cui saturazione ha una probabilità superiore al 50% in entrambe le aree nei prossimi 30 giorni”. Inoltre si fa presente che “ciascuna delle Asl campane ha attestato di aver ricevuto dai Comuni e dagli istituti scolastici richieste di supporto in vista della riapertura delle scuole prevista per il prossimo 10 gennaio, ma di essere nell’impossibilità di assicurare il contact tracing e gli screening prescritti dal decreto legge del 5 gennaio relativamente alla popolazione scolastica (rilievi a T0-T5), per l’enorme attuale pressione sulla organizzazione sanitaria”.
L’organizzazione sanitaria, spiega l’Unità di crisi della Regione Campania in un report citato nel testo dell’ordinanza, “è impegnata nella somministrazione di tamponi ai contatti di soggetti positivi, nella gestione delle quarantene e dei soggetti positivi fino alla negativizzazione, nonché nella prosecuzione della campagna vaccinale. E’ allo stato in programma l’avvio il 10 gennaio della somministrazione delle terze dosi alla fascia d’età 12-15 anni, mentre relativamente alla fascia d’età 16-18 la stessa è in corso”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2022 - 10:24