Era il 20 gennaio 1752, Re Carlo di Borbone compiva quel giorno 36 anni. Ed era anche il giorno in cui il Re e la Regina Maria Amalia di Sassonia vollero celebrare, con la posa della prima pietra, lโatto fondativo della Reggia di Caserta.
Abbiamo un protagonista e testimone dโeccellenza per quellโevento: รจ Luigi Vanvitelli stesso, Architetto dellโOpera. ร lui, nella Dichiarazione dei Disegni del Reale Palazzo di Caserta, a descriverci la solennitร del momento, la parata militare, lo sfarzo dei decori e la celebrazione mondana. Ma da paesaggista di formazione qual era, non tace della purezza e della luminositร del cielo, che sembrava anchโesso voler contribuire alla riuscita del momento.
Novantโanni dopo, questo evento viene immortalato dal pittore napoletano Gennaro Maldarelli sul soffitto della Sala del Trono. Il grande affresco, voluto da Ferdinando II, si concentra sulle figure dei Reggenti, di Vanvitelli, del Ministro Tanucci, del Nunzio Apostolico Luigi Gualtiero e di numerosi dignitari di Corte nellโatto di guardare il punto esatto dove verrร deposta la prima pietra.
Lasciando la celebrazione militare sullo sfondo di un paesaggio allora pressochรฉ incontaminato, il pittore in fondo vuole dirci che trascorrono gli anni, i secoli e che i dettagli delle cerimonie solenni si perdono nella prospettiva del tempo. Ma restano le opere, che, quotidianamente, con piccoli atti fondativi, portiamo responsabilmente nel futuro.
Articolo pubblicato il giorno 20 Gennaio 2022 - 12:29