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La casertana Pina Picierno eletta vice presidente del Parlamento Europeo

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La casertana Pina Picierno eletta vice presidente del Parlamento Europeo. Il Parlamento europeo ha eletto nove vice presidenti al primo turno sui quattordici da eleggere.

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In ordine di preferenze sono stati eletti: Othmar Karas (Ppe, Germania, 536 voti); Pina Picierno (S&d, Italia; 527 voti); Pedro Silva Pereira (S&d, Portogallo, 517); Ewa Kopacz (Ppe, Polonia, 467); Eva Kaili (S&d, Grecia, 454); Evelyn Regner (S&d, Germania, 434); Rainer Wieland (Ppe, Germania, 432); Katarina Barley (S&d, Germania, 426) e Dita Charanzova’ (Renew, Rep. Ceca, 406).

“Questa candidatura e questa elezione sono avvenute in un momento molto difficile per me, per il mio gruppo politico, per il Parlamento, e credo per tantissimi cittadini: la perdita di David Sassoli non è stata solo la perdita di un amico per molti di noi, per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo bene.”, dichiara Pina Picierno, eletta oggi vicepresidente del Parlamento europeo.

E’ la perdita di un uomo delle istituzioni, di un europeo convinto, di chi ci ha guidato in questa prima metà della nona legislatura attraverso le tempeste della crisi pandemica e delle scelte che abbiamo dovuto compiere in giorni oscuri. Sono convinta che il nostro compito sia quello di onorarne la memoria portando a termine il lavoro fin qui svolto, in tempi che si annunciano ancora difficili. Dobbiamo lavorare nel solco tracciato da Sassoli, valorizzando tutte le potenzialità e gli strumenti del Parlamento europeo, legando la funzione dell’Aula alle nuove sfide che ci attendono”, aggiunge Picierno.

“E’ ancora troppo marginale la nostra Unione di fronte alle grandi sfide del mondo, agli scenari di guerra e povertà che lo affliggono, alle condizioni sempre piu’ deboli in cui si manifesta la democrazia e la liberta’ di stampa dentro e fuori i nostri paesi, all’affermazione dei diritti umani e delle liberta’. E’ ancora troppo fragile e poco sostenuto il nostro sistema economico, imprenditoriale, formativo e tecnologico di fronte alle sfide globali dello sviluppo. E’ ancora solo all’inizio la sfida globale contro il cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente in cui viviamo. E’ ancora troppo debole la voce delle donne per non considerare solo iniziata la sfida del secolo, quella della riduzione definitiva delle diseguaglianze di genere. Tutte queste sfide del nostro processo di integrazione, possono trovare adeguate risposte in un solo luogo: il Parlamento europeo. E’ proprio da questa riflessione che si svilupperà e articolerà la mia funzione istituzionale di vicepresidente del Parlamento Europeo”, conclude.


Articolo pubblicato il giorno 18 Gennaio 2022 - 17:23


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