“Dobbiamo sapere che sui ricoveri ospedalieri noi registriamo, dati tassi altissimi di contagio, registriamo 50-70 pazienti ricoveri. Magari 400 posti ogni dieci giorni. questo punto di criticita’ forte, che ci impegna quotidianamente”.
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Lo ha affermato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta social del venerdì. “Il ministro ha ritenuto eccessiva l’espressione ‘utilizzate i bambini come cavie’. Dice che bisogna misurare le parole, e io ancora più giustamente dico che più che misurare le parole bisogna misurare i comportamenti. E’ stato informato il ministro che quando si sono aperte le scuole, in decine di realtà avevamo bambini di 6, 7 o 10 anni costretti a fare lezione con le finestre aperte, con un freddo infernale, con sciarpe e cappellini? E’ un modo per rispettare i bambini?”.
Ha detto polemizzando con il ministro Bianchi. E poi ha aggiunto: “Dico al presidente Draghi che ci ha fatto rilevare che in Europa tante scuole sono rimaste aperte, che in Europa una situazione del genere sarebbe uno scandalo intollerabile. Aspetto qualcuno che mi trovi una scuola in Germania o in Svezia nella quale i bambini sono costretti a stare 4 ore in classe con le finestre aperte”.
“Obiettivo di arrivare a superare mese di gennaio, prevedibile che il picco del nuovo contagio ci sara’ a gennaio. E tutto quello che abbiamo fatto in queste settimane aveva questo obiettivo da raggiungere. Superare gennaio senza troppi danni. Dopo gennaio scenderemo”.
Invece a proposito della prossima disposizione del ministero della salute secondo la quale la Regione Campania potrebbe entrare in zona gialla da lunedì, De Luca ha spiegato: “Noi abbiamo preso alcune misure. Intanto, ricorderete siamo gli unici in Italia ad aver sempre mantenuto obbligo mascherina. In zona gialla, cambia solo quello. Abbiamo cercato a fine agosto per fare promozione vaccinazione di tutti, provvedimenti parziali vendita alcolici che tuttavia tutte insieme aiutano a contenere il contagio. Perche’ possiamo tenere tutto aperto e tenere sotto controllo il contagio se facciamo prevenzione e in tempo utile. Se intervieni in zona rossa, misure inutili”.
“Misure cervellotiche e ingestibili per le quarantene. E non abbiamo tenuto conto di alcune contraddizioni che fanno capo al governo e lo dico a Draghi. Mentre tenevamo chiuse le discoteche, erano aperti stadi, teatri e cinema e nulla per contenere movida. E’ evidente situazione demenziale”.
“I motivi di differenziazione dal governo nazionale sono questi: primo, e’ mancato controlli nella sostanza non si controlla niente, non e’ quello che serve. Le misure prese sono parziali e in ritardo: si e’ posto il problema dell’obbligo terza dose per personale sanitario e scolastico e forze dell’ordine, misura presa a fine novembre ma incredibile a dirsi l’esecutivita’ scattava a meta’ dicembre. Non si e’ deciso obbligo per Pa, trasporti, per ultra 50enni solo qualche giorno fa ma i tempi sono incredibilmente lunghi”.
E sempre a proposito della scuola De Luca ci ha tenuto a precisare: “Il Governo ha impugnato l’ordinanza della Regione Campania alle 22,15 di domenica sera, con le scuole che si aprivano il lunedì. In questo momento abbiamo in Campania 111 comuni nei quali non si sono riaperte le scuole, abbiamo Comuni e Regioni che hanno prorogato l’apertura dell’anno scolastico, come la Sicilia: abbiamo in questo momento i Comuni di Palermo e Catania nei quali i sindaci hanno fatto ordinanze non di limitazione per le elementari, ma di chiusura totale. Il Governo nazionale non ha impegnato nulla, a conferma del fatto che aveva interesse solo a fare un’operazione propagandistica lunedì per poter dire che è tutto aperto”.
“Voglio chiarire che ha inteso e intende fare Regione sul Covid. Gli obiettivi che ci siamo proposti: il primo, tutelare la salute. Abbiamo fatto lavoro immenso, tenete conto che abbiamo migliaia di dipendenti in meno rispetto ad altre regioni piu’ piccole. Abbiamo lavorato per reggere su terapie e ricoveri, abbiamo cercato di non privare i nostri concittadini degli interventi urgenti.
Abbiamo rinviato quello che si poteva. Servizi urgenti non intaccati in cardiologia, oncologia e ostetricia. Garantiremo cose essenziali.Mantenere aperte le attivita’ economiche. Inimmaginabile richiudere l’Italia, per la necessita’ di non bloccare l’economia del nostro Paese e non aggiungere problema del lavoro e sociale a quello sanitario”
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