<em>“La variante Omicron e’ ormai largamente predominante in piu’ del 95% dei casi, in alcuni casi e’ stata rilevata la variante Omicron 2 ma non e’ molto diversa nelle caratteristiche da Omicron 1”. Lo ha detto il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute commentando i dati del monitoraggio di ieri.
La variante Omicron 2 è stata sequenziata per la prima volta grazie alla segnalazione del Laboratorio di Igiene del policlinico San Martino di Genova diretto dal professor Icardi. Due i casi accertati.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha analizzato 2.486 campioni grazie a 124 laboratori regionali e a quello di Sanità militare, omicron 2 è già presente in 9 Regioni. Per ora i 21 casi sono stati individuati in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana. Ma l’elenco potrebbe essere molto più lungo.
Secondo l’infettivologo genovese Matteo Bassetti in un punto stampa. “Omicron 2 e’ una variante piu’ contagiosa rispetto a Omicron 1 ma certamente meno patogena soprattutto a livello polmonare – aggiunge Bassetti -. Andiamo verso una circolazione contemporanea di Omicron 1 e 2: dal punto di vista clinico non c’e’ una grande differenza, siamo di fronte a malati con un quadro meno grave rispetto a Delta”.
Però lo stesso Bassetti spiega: “Possiamo dire che è iniziata la discesa della curva epidemiologica. E nelle prossime settimane potrebbe essere anche veloce come accaduto in altri paesi.
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I dati della Danimarca che e’ oggi il Paese del mondo con una maggiore circolazione della variante Omicron 2 ci dicono che a fronte di un aumento del 50% della circolazione del virus si e’ assistito a una riduzione del 60% delle ospedalizzazioni”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Gennaio 2022 - 11:05