Andare a Torino in 13, con tre frenati dall’Asl ma mandati in campo, con la testa di chi sa che la Juventus avrebbe potuto fare cinque cambi e il Napoli no, ma che ci avrebbe provato.
E’ andato cosi’ il pareggio degli azzurri a Torino che sono usciti a testa alta, con l’espressione di orgoglio di Mertens, arrivato a quota 142 gol in azzurro, e di Insigne, che ha saputo inventare l’azione del gol dopo aver detto addio al Napoli da giugno.
Alla fine sono segnali buoni quelli che arrivano da Torino in un Napoli privato del suo tecnico Spalletti, chiuso in albergo con il covid, e senza otto giocatori titolari, fermati in quattro dal virus, tre lontani nella Coppa d’Africa e uno bloccato dall’infortunio: si gioca senza Koulibaly, Osimhen, Anguissa, Lozano, Ounas, Malcuit, Meret, Mario Rui e Fabian Ruiz.
Si gioca senza i protagonisti una partita ogni tre giorni, in un calendario che non tollera stop per il covid e va avanti con campionato e Coppa Italia. Spalletti, al telefono con il suo vice Marco Domenichini e lo staff tecnico prepara con i pochi uomini rimasti la sfida alla Sampdoria di domenica, sa di non potersi fermare.
Si torna al Maradona, con la capienza ridotta e pronto a tornare alla vittoria in campionato, contro una squadra appena battuta dal Cagliari dell’ex tecnico azzurro Mazzarri. Il Napoli ha tenuto forte il terzo posto a 40 punti, con due di vantaggio sull’Atalanta e tenendone 5 sulla Juventus, ma pensa anche a non mollare Milan e Inter in figa a +5 e +6 dagli azzurri.
Resta intanto l’attesa per l’unione a Castel Volturno con i nuovi compagni di Axel Tuanzebe, il nuovo difensore preso in prestito dal Napoli dal Manchester United per mezzo milione. Tuanzebe, 24 anni, sta finendo di chiudere le carte del transfer in Inghilterra e scendera’ appena possibile a Napoli per la sua nuova meta’ di stagione.
Ma l’attesa resiste anche per Osimhen e Lozano: il Napoli e’ in attesa di notizie dalle autorita’ sanitarie di Nigeria e Messico per sapere quando i due saranno guariti dal covid e potranno tornare a unirsi ai compagni: si gioca ogni tre giorni, 13 giocatori davvero non bastano per provare a vincere sempre.
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