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La notte di follia a Napoli per il “cippo” di Sant’Antuono. Sfida delle baby gang allo Stato

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Alla fine tutto è andato come previsto, o meglio come si temeva. Perché a Napoli, la notte tra il 16 ed il 17 gennaio, le baby-gang hanno messo a ferro e fuoco vari quartieri per il cippo di Sant’Antuono. E stanotte potrebbe andare anche peggio.

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Le situazioni più difficili ed “accese” si sono registrate, come hanno segnalato diversi cittadini al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che da anni denuncia e combatte il fenomeno, ai Quartieri Spagnoli; in vico Santa Maria della Neve, in zona Torretta, dove le baby gang hanno bloccato la strada con cumuli di immondizia e hanno dato fuoco a cumuli di rifiuti e legname ed i residenti hanno dovuto richiedere l’intervento di polizia e vigili del fuoco; nell’area dell’ex mercato ittico; a Pizzofalcone, A Materdei l’Asia è stata scortata dalla Polizia, per evitare assalti, per rimuovere le cataste di legname e alberi sradicati accumulati dai ragazzini per il rogo.

“È accaduto quello che temevamo e che abbiamo denunciato per diverso tempo. Anche perché diverse ‘bande’ avevano preannunciato sui social quello che avrebbero fatto e così è stato. La notte del cippo, con tutto quello che la precede, rappresenta una sorta di battesimo del fuoco per i baby-criminali, una porta d’ingresso al mondo della delinquenza vera e propria.

Il fatto che questi ragazzini siano ostili nei confronti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, avendo attraverso i social lanciato insulti verso la polizia ed anche me, dimostra, appunto, quanto i protagonisti di questa barbara e criminale tradizione siano spinti da valori sociali e culturali del tutto errati. Questo fenomeno va quindi represso attraverso un presidio del territorio a partire dai mesi precedenti alla notte del cippo applicando la tolleranza zero e attraverso un programma intensivo di rieducazione. Se non si intervenire molti di questi ragazzini passeranno dal cippo ai furti, alle rapine o magari a qualcosa di anche peggio.”- si è così espresso il Consigliere Borrelli.


Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2022 - 14:04


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