E’ stata depredata la tomba di Mario Paciolla, l’attivista Onu ucciso in Colombia, nel cimitero di Frattamaggiore.
Alcuni amici, nelle scorse settimane, avevano lasciato una composizione floreale con una candelina alimentata a pile custodite in una teca che è stata portata via.
“Un atto indegno e vergognoso – ha commentato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde – Come si può arrivare a tanto? Non c’è alcun rispetto verso la memoria dei defunti e verso i loro cari. Purtroppo, come dimostrano i tanti episodi, i cimiteri non sono luoghi in cui è garantita la sicurezza. E su questo tema occorrerà una riflessione importante e interventi concreti per dare risposte ai cittadini”.
Gli fa eco Antonio Iazzetta, consigliere comunale di Afragola che ha seguito dall’inizio la storia di Mario Paciolla: “Atto indegno che offende la memoria di chi ci ha lasciato. Come si può rubare una cosa del genere? Con che coraggio si porta sulla tomba di un familiare un oggetto rubato? Purtroppo questo avviene in tanti cimiteri, non è un caso isolato. Possibile che in un cimitero non si riesca a garantire un minimo di sicurezza?”.
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