Le prestazioni sanitarie tornano ad essere a rischio e a farne le spese saranno soprattutto i piรน fragili. Da lunedรฌ 10 gennaio รจ scattato lo stop ai ricoveri programmati e alle attivitร di specialistica ambulatoriale non urgenti nelle strutture sanitarie pubbliche della Regione Campania.
In Piemonte le visite non urgenti erano giร state sospese a dicembre. Campania e Piemonte sono solo le regioni che hanno ufficializzato l’emergenza: la veritร รจ che all’Osservatorio Malattie Rare giungono continuamente segnalazioni provenienti da tutto il territorio nazionale.
“Le denunce dei ritardi a danno dei pazienti sono tante, troppe – denuncia Ilaria Ciancaleoni Bartoli, Direttrice dell’Osservatorio Malattie Rare-OMaR – e sembra che nessuna regione italiana sia risparmiata. Il Governo ha stanziato 500 milioni ad agosto e altri 500 milioni sono approvati dalla legge di bilancio, ma i malati rari e cronici non hanno tempo di aspettare, rischiano che la propria situazione si aggravi irreversibilmente, rischiano di morire nell’attesa. ร tempo che le risorse siano riallocate in maniera definitiva, creando percorsi dedicati in tutti i presidi. L’emergenza ormai dura da troppo tempo, non รจ piรน una questione differibile”.
Sono 13 milioni le visite specialistiche sospese a causa del Covid-19, 300mila i ricoveri non effettuati, 500mila gli interventi chirurgici rimandati e ben 4 milioni gli screening oncologici posticipati. Una situazione di ritardo endemico ormai non piรน accettabile.
“Le segnalazioni che arrivano alla nostra associazione – spiega Massimo Chiaromonte, Presidente dell’Associazione Nazionale Porpora Trombotica (ANPTT) – testimoniano che i pazienti stanno riscontrando difficoltร di accesso alle visite di follow-up, a macchia di leopardo, su tutto il territorio nazionale. Parliamo di ritardi delle visite programmate, ma anche dell’impossibilitร di accedere a prestazioni in convenzione, di liste d’attesa infinite, di disagi di varia natura che si susseguono dalla Lombardia alla Sicilia”.
“Stiamo riscontrando fortissime difficoltร da parte delle circa 1.000 famiglie con disabilitร gravissima che rappresentiamo – afferma Fortunato Nicoletti, Vicepresidente dell’Associazione Nessuno รจ Escluso, attiva prevalentemente (ma non solo) sul territorio lombardo – per i nostri bambini anche un controllo sta diventando impossibile.
La disabilitร gravissima necessita di risorse straordinarie anche per la gestione dei controlli di routine. Considerate che per fare una tac a una persona con disabilitร gravissima รจ necessario il ricovero in terapia sub-intensiva per almeno una notte, ma i reparti sono stati riconvertiti per la gestione dei pazienti Covid. Di conseguenza i controlli per i nostri bambini e ragazzi sono rimandati a data da destinarsi. Ma le nostre indifferibilitร sono diverse da quelle generali, i nostri ragazzi non hanno tempo, non possiamo aspettare”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Gennaio 2022 - 08:08