Scampano all’arresto ed esultano sui social tra dolci, spumanti e diti medi a favore di fotocamera dopo il blitz dell’inviato di Striscia la Notizia alle piazze di spaccio di Licola: “Alla faccia di Brumotti. Qui già lo sanno tutti che spacciamo.”. Borrelli: “Vergognosi ma hanno dato un assist alle forze dell’ordine che non devono perdere tempo ad intervenire. Smantellare le piazze di spaccio è una priorità.”
Negli scorsi giorni l’inviato di ”Striscia la Notizia” Vittorio Brumotti aveva effettuato un blitz nella piazza di spaccio di Licola mare in via Del Mare. Diversi pusher sono stati smascherati e la polizia, intervenuta sul luogo, ha trovato soldi e cocaina e fermato alcuni spacciatori.
Qualcuno però è riuscito a sfuggire all’arresto ma invece di restare nel silenzio e nell’anonimato ha preferito esultare sui social per essersela cavata. Infatti su Facebook la moglie di un pusher scampato al blitz ha postato una foto di un vassoio di dolci riportante la scritta : “A facc e Brumotti” (alla faccia di Brumotti), mentre il marito, in un altro scatto, è in posa davanti ai dolci con in mano una bottiglia di spumante ed il dito medio alzato. La stessa donna, sempre su Facebook, ha scritto di non aver paura dall’attenzione mediatica in quanto tutti a Licola sono a conoscenza della loro piazza di spaccio e che ad avere paura dovrebbero essere quelli che la droga la vanno a comprare e che quindi farebbero meglio a non commentare.
“Innanzitutto vorremmo esprimere la nostra solidarietà a Vittorio Brumotti che da anni è in prima linea nel denunciare e combattere le piazze di spaccio di tutta Italia e per questo va sempre sostenuto. I post fatti dagli spacciatori (o presunti tali) scampati all’arresto sono deprecabili e vergognosi ma, allo stesso tempo, sono un assist perfetto per le forze dell’ordine che ora devono a tutti i costi intervenire.
È tempo che lo Stato mostri i muscoli intervenendo in maniera determinata a Licola così come in tutto il territorio campano per chiudere le piazze di spaccio. La droga rappresenta uno dei maggiori introiti dei clan, è questo uno dei motivi principali per cui agire.”- ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
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