Salerno, invalida al 100% da 8 mesi aspetta reversibilità del padre. Una 40enne con sindrome di Down al centro di rimpalli burocratici
Invalida al 100% da otto mesi non riesce a ottenere la reversibilità del padre deceduto a causa di ritardi e rimpalli e burocratici. E’ la storia di Maria Grazia Grauso, 40enne affetta da sindrome di Down, inabile al lavoro e totalmente a carico del genitore defunto.
La donna, residente prima a Como e da un anno a Nocera Inferiore (Salerno), è titolare di una pensione di invalidità e di un assegno di accompagnamento per un totale di circa 1.080 euro al mese, ma senza l’integrazione della reversibilità del padre non riuscirebbe a condurre una vita dignitosa.
A raccontare la storia ad Askanews, il fratello Paolo che risiede a Roma e sta provvedendo, con l’altro fratello che abita ad Hannover, a coprire alcune spese come la badante che accudisce la sorella e le consente di poter svolgere le sue attività quotidiane come prima faceva il padre.
Il calvario burocratico è iniziato a fine maggio, dopo la morte del genitore della donna. Dai familiari è stata fatta richiesta di reversibilità tramite il patronato Cgil di Nocera Inferiore, ma “a mesi di distanza, da Mef e Inps non ci sono state ancora risposte esaustive – ha detto Paolo Grauso – nonostante tutta la documentazione prodotta attesti la vivenza a carico e il mantenimento da parte di mio padre che aveva mia sorella a suo carico al 100%”.
“A dicembre, dopo vari tentativi, sono riuscito a parlare con un dipendete Mef che sostiene che, per problemi organizzativi, presso di loro prima di marzo-aprile non emetteranno nessun parere o verbale – ha raccontato ancora Grauso – A gennaio sono riuscito a parlare con un dirigente Inps che mi ha segnalato la situazione di caos in cui versa il Mef di Napoli con migliaia di pratiche in sospeso, le commissioni mediche tutte dimesse o in cessazione d’incarico e con le nuove commissioni che ancora devono essere ricostituite e formate. Senza reversibilità non sono in grado di mantenere per sempre mia sorella e, per consentirle una vita dignitosa, saremo costretti a vendere le poche proprietà che mio padre ci ha lasciato”, ha concluso.
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