In previsione dell’acquisto di una nuova stufa a legna, sono parecchi i fattori che meritano di essere presi in esame per una decisione oculata: il primo e più importante è senza dubbio quello relativo alla presenza dell’attestato CE e della certificazione DIN EN 13240. Una stufa di questo tipo può produrre una fonte di calore molto gradevole, e al tempo stesso aiuta a generare una piacevole atmosfera nell’ambiente. Tra gli aspetti da valutare ci sono la potenza termica, il consumo di legna e la grandezza dei locali che devono essere riscaldati. Le migliori stufe a legna, inoltre, sono caratterizzate da un vetro ben fissato al telaio e dotate di un cassetto per la raccolta della cenere che è leggero e al tempo stesso funzionale. Infine, è opportuno conoscere le caratteristiche dei diversi materiali di composizione: la ceramica, il metallo, la ghisa, e così via.
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Perché scegliere una stufa a legna
È sempre più diffusa la consuetudine di puntare su una stufa a legna per riscaldare i locali: si può decidere di utilizzarla come sistema principale di riscaldamento o come impianto secondario, anche in base al livello di potenza e al tipo di rendimento. Una stufa a legna è costituita da un sistema di ventilazione, una canna fumaria che serve a far uscire i fumi e una camera di combustione. Il calore viene prodotto proprio attraverso la combustione di pezzi di legname. Ovviamente, i pro e i contro di questo tipo di soluzione vanno ponderati con la massima attenzione: per esempio, è utile tener presente che la manutenzione richiesta è molto impegnativa, non solo per ciò che riguarda la raccolta della cenere, ma anche in riferimento alla pulizia del focolare.
Come è fatta una stufa a legna
La stufa a legna nella maggior parte dei casi è caratterizzata da un rivestimento realizzato con un materiale che serve a prevenire la dispersione di calore: si può trattare della maiolica, della pietra naturale, dell’acciaio, della ceramica smaltata o della ghisa. Volendo ricreare la sensazione di un antico focolare domestico, forse le stufe a legna più adatte sul piano estetico sono quelle in pietra naturale o in ceramica. D’altro canto, per una location caratterizzata da uno stile moderno si può propendere per una stufa in acciaio e ghisa, magari contraddistinta da un design speciale.
I consigli per trovare il modello giusto
Considerare la dimensione dei locali è fondamentale in previsione dell’acquisto di una stufa a legna. In questo modo, infatti, si può avere un’idea abbastanza chiara del fabbisogno termico, e quindi stabilire qual è il livello di potenza ideale del dispositivo che dovrà essere comprato. Ovviamente, se si ha già un altro sistema di riscaldamento domestico si può optare senza problemi per un dispositivo di dimensioni più piccole, capace di integrarsi alla perfezione con le altre fonti di calore a disposizione.
Le stufe a convezione
Le stufe a legna a convezione generano un flusso di aria calda grazie a cui è possibile riscaldare i locali più ampi in tempi rapidi. Il calore viene rilasciato nel momento in cui il fuoco è acceso, ma dopo che la stufa viene spenta il raffreddamento è molto veloce. La caratteristica peculiare di una stufa di questo tipo è rappresentata dal riciclo: in pratica, dopo che è entrata in contatto con le pareti del dispositivo, l’aria fredda va verso l’alto perché si riscalda. In seguito, si raffredda e ritorna verso la stufa, dove si riscalda di nuovo e ricomincia il circolo. È questo il motivo per il quale il riscaldamento che viene garantito da una stufa a legna a convezione è costante e rapido.
Le stufe a irraggiamento
È diverso, invece, il meccanismo di funzionamento di una stufa a irraggiamento, per la quale il calore viene rilasciato secondo gli stessi effetti che vengono generati dal sole. In altre parole, le superfici e l’aria vengono riscaldate in maniera uniforme. Tramite le pareti esterne, il calore continua a essere rilasciato per molto tempo dopo che la combustione è stata interrotta.
Articolo pubblicato il giorno 3 Gennaio 2022 - 13:55 / di Cronache della Campania