L’epidemia arretra in Italia con l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, nella settimana tra il 5 e il 18 gennaio, è stato pari a 0,97 (range 0,86 – 1,18), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica.
E’ quanto si legge nel monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità sulla situazione del Paese. “Si osserva una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 1823 ogni 100.000 abitanti (21/01/2022 -27/01/2021) contro 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021)”, scrive l’Iss.
Sono in decremento anche sui parametri di occupazione degli ospedali, per quanto questi restino su valori elevati: al 27 gennaio il tasso di occupazione delle terapie intensive cala a 16,7% (da 17,3%) e quello dei posti letto in area medica scende al 30,4% dal 31,6%. Quattro le Regioni a rischio alto, in buona parte per l’incompletezza dei dati inviati. Nove le Regioni a rischio moderato.
Si sottolinea però che diverse Regioni/PPAA hanno segnalato ritardi nell’inserimento dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati.
“Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (652.401 vs 658.168 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% vs 15% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% vs 41%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 44%)”. conclude il monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità sul Covid-19.
Articolo pubblicato il giorno 28 Gennaio 2022 - 11:12